Francesco Pinetti, medico a bordo della nave Conscience, ha comunicato che il viaggio della Freedom Flotilla verso Gaza sta procedendo senza intoppi. In un aggiornamento fornito all’agenzia Adnkronos il 4 ottobre 2025, Pinetti ha dichiarato che la navigazione è giunta alla quinta giornata e che la Conscience ha raggiunto le barche a vela della Thousand Madleens, partite da Catania qualche giorno prima. Attualmente, le due imbarcazioni stanno proseguendo il viaggio insieme verso la Striscia di Gaza.
Un aspetto preoccupante segnalato da Pinetti è la presenza di aerei delle forze di occupazione israeliane che hanno sorvolato la nave per la quinta volta. A bordo della Conscience si trovano circa 150 passeggeri, tra cui giornalisti e professionisti della salute, tra cui quattro italiani: due medici, un infermiere e un giornalista. La missione umanitaria, organizzata dalla Freedom Flotilla Coalition, ha come obiettivo quello di portare aiuti alla popolazione di Gaza.
Situazione delle altre imbarcazioni
La spedizione, purtroppo, non è priva di difficoltà . Michele Borgia, portavoce della delegazione italiana della Freedom Flotilla Coalition, ha spiegato che due barche a vela che avrebbero dovuto unirsi alla Conscience sono attualmente ferme nel porto di Creta. La barca Ghassan Kanafani ha subito danni a causa di forti venti nei giorni precedenti, costringendo l’equipaggio a tornare indietro. L’altra imbarcazione ha deciso di rimanere con la Ghassan Kanafani per non lasciarla sola.
Nonostante questi contrattempi, la determinazione dei partecipanti a proseguire il viaggio rimane elevata. La Conscience e le barche a vela della Thousand Madleens continuano a navigare verso Gaza, con la speranza di arrivare a destinazione e portare aiuti necessari alla popolazione locale.
Il contesto della missione umanitaria
La Freedom Flotilla Coalition è un’organizzazione che si propone di portare aiuti umanitari nei territori palestinesi, in particolare a Gaza, dove la situazione umanitaria è critica. La missione attuale rappresenta la seconda spedizione umanitaria del gruppo e si inserisce in un contesto di crescente tensione nella regione. La presenza di forze militari israeliane e le restrizioni sui movimenti delle navi rendono l’operazione particolarmente delicata.
L’impegno dei partecipanti, tra cui professionisti della salute e giornalisti, è volto a sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sulla crisi umanitaria che affligge la Striscia di Gaza. La missione punta a portare non solo aiuti materiali, ma anche a dare voce a chi vive in condizioni di difficoltà e isolamento.
Il viaggio della Freedom Flotilla, quindi, non è solo un’operazione di aiuto, ma anche un gesto simbolico di solidarietà e resistenza nei confronti delle difficoltà affrontate dalla popolazione di Gaza. La speranza è che, nonostante gli ostacoli, la missione possa raggiungere il suo obiettivo e contribuire a migliorare la situazione nel territorio.