Nell’ambito della 7ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, tenutosi il 4 ottobre 2025, Nando Pagnoncelli, Presidente di IPSOS, e Stefano Quintarelli, Presidente dell’Associazione Copernicani ETS, hanno preso parte a un panel intitolato “L’opinione pubblica tra intelligenza artificiale e relazionale”. Durante l’incontro, è stata presentata la ricerca nazionale dal titolo “Democrazia Aumentata. AI, Intelligenza relazionale e nuove architetture del consenso”, che ha esplorato le nuove dinamiche di formazione del consenso nell’era dell’innovazione tecnologica.
Il cambiamento del consenso nell’era dell’AI
La ricerca evidenzia come l’utilizzo dell’intelligenza artificiale stia trasformando il modo in cui si forma il consenso tra la popolazione. Pagnoncelli ha condiviso i risultati di un sondaggio che mostra una diffusa preoccupazione tra gli italiani riguardo all’AI: il 50% degli intervistati percepisce più rischi che vantaggi nell’uso di queste tecnologie, mentre solo un terzo la considera una risorsa preziosa. Le aree in cui l’AI è maggiormente apprezzata includono la medicina e l’assistenza sanitaria, seguite dalla digitalizzazione della pubblica amministrazione, con i cittadini che auspicano una riduzione della burocrazia e un incremento dell’efficienza. Tuttavia, permane una forte diffidenza verso l’AI, con molte persone che preferiscono l’intervento umano in attività delicate come la guida di veicoli, le operazioni chirurgiche, il pilotaggio di aerei e le decisioni politiche.
Il ruolo dell’intelligenza relazionale
Quintarelli ha posto l’accento sulla questione fondamentale di come la tecnologia possa essere impiegata per migliorare la qualità del dibattito pubblico e costruire un consenso più solido. Ha illustrato come l’intelligenza artificiale possa supportare l’intelligenza relazionale, applicandosi a temi divisivi quali la transizione ecologica, le migrazioni e le disuguaglianze legate al merito. L’obiettivo è comprendere se e in che modo l’AI possa contribuire a un dialogo più aperto e costruttivo, capace di affrontare questioni complesse e sfide sociali.
Il festival nazionale dell’economia civile
Il Festival Nazionale dell’Economia Civile, che ha visto la partecipazione di esperti e professionisti del settore, è stato concepito da Federcasse, l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, in collaborazione con Confcooperative. L’evento è stato organizzato e progettato con NeXt – Nuova Economia per Tutti, con il supporto di Fondosviluppo, Assimoco, Assicooper, Federazione Toscana delle BCC, Enel, Frecciarossa, Publiacqua e l’Università degli Studi di Firenze, SEC – Scuola di Economia Civile, Gioosto e MUS.E. Questo festival si propone di promuovere un’economia più giusta e inclusiva, mettendo in luce l’importanza del dialogo e della cooperazione tra le diverse realtà del panorama economico e sociale italiano.