Trump lancia ultimatum a Hamas: “Accettate accordo per Gaza entro domenica o sarà caos”

Marianna Ritini

Ottobre 3, 2025

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lanciato un ultimatum a Hamas, fissando un termine decisivo per la firma di un accordo che potrebbe porre fine alla crisi di Gaza. Il 3 ottobre 2025, Trump ha dichiarato che il movimento palestinese ha tempo fino alle 18 di domenica 5 ottobre per accettare le condizioni proposte. In caso contrario, ha avvertito, le conseguenze saranno devastanti.

Il piano di Trump per Gaza

Nella sua comunicazione, Trump ha presentato un piano articolato in 20 punti, mirato a risolvere la crisi che affligge la regione da lungo tempo. La proposta include misure politiche, economiche e di sicurezza, con l’obiettivo di stabilire una pace duratura tra Israele e Palestina. Il presidente ha sottolineato l’urgenza della situazione, ritenendo che un accordo sia essenziale per evitare un ulteriore deterioramento delle condizioni di vita nella Striscia di Gaza. Le dichiarazioni di Trump sono arrivate in un momento critico, in cui le tensioni tra le due parti sono ai massimi storici e la comunità internazionale osserva con apprensione.

Le reazioni alla scadenza di Trump

La scadenza imposta da Trump ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, alcuni leader politici e analisti hanno sostenuto che un ultimatum di questo tipo potrebbe spingere Hamas a riconsiderare la propria posizione e a sedersi al tavolo dei negoziati. Dall’altro, ci sono preoccupazioni che l’approccio aggressivo del presidente possa innescare ulteriori conflitti e violenze nella regione. Le organizzazioni umanitarie hanno espresso timori per la popolazione civile, già provata da anni di conflitti e bloccata in una situazione di emergenza umanitaria.

Il contesto della crisi di Gaza

La crisi di Gaza è una questione complessa, radicata in decenni di conflitti tra israeliani e palestinesi. Le tensioni recenti sono state amplificate da eventi come gli attacchi aerei israeliani e le risposte militari di Hamas, creando un ciclo di violenza che ha portato a migliaia di morti e sfollati. La comunità internazionale, compresi gli Stati Uniti, ha cercato di mediare tra le parti, ma gli sforzi sono stati spesso ostacolati dalla mancanza di fiducia e dalla polarizzazione politica.

La dichiarazione di Trump rappresenta un tentativo di rompere questo ciclo, ma la sua efficacia dipenderà dalla volontà di Hamas di rispondere positivamente e dalla capacità degli attori regionali e internazionali di sostenere un processo di pace credibile e duraturo. La scadenza di domenica 5 ottobre rappresenta quindi un momento cruciale non solo per Gaza, ma per l’intera regione mediorientale.

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