Sciopero generale per Gaza: Salvini e Landini si scontrano sul tema delle responsabilità

Franco Fogli

Ottobre 3, 2025

Il 3 ottobre 2025, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha rilasciato dichiarazioni forti riguardo allo sciopero in corso, definendolo “illegittimo” in quanto non rispettava le tempistiche di preavviso richieste dalla legge. Durante un’intervista a Mattino Cinque, il ministro ha avvertito che i partecipanti allo sciopero potrebbero affrontare sanzioni sia a livello personale che per le organizzazioni sindacali coinvolte. Salvini ha sottolineato che “chi oggi sciopera rischia sanzioni personali”, evidenziando la responsabilità di chi ha organizzato la protesta.

Le parole di Salvini

Salvini ha espresso la sua indignazione per il fatto che un milione di italiani sono stati lasciati senza i mezzi di trasporto a causa dello sciopero. Ha dichiarato che non è accettabile che per garantire il diritto allo sciopero ci siano “decine di migliaia di poliziotti pronti a difendere con manganelli i cittadini”. Il ministro ha anche menzionato i danni causati durante le manifestazioni, come l’imbrattamento di piazza Duomo, e ha proposto l’introduzione di sanzioni per coloro che causano tali danni, con importi che potrebbero variare tra i 2.500 e i 5.000 euro.

Salvini ha sollecitato una riflessione su chi debba risarcire i cittadini per i disagi causati, puntando il dito contro il leader della Cgil, Maurizio Landini, affermando che “chi organizza lo sciopero illegittimo deve assumersi la responsabilità”. Ha anche chiesto ai lavoratori di rispettare le decisioni della commissione tecnica di garanzia, che ha dichiarato lo sciopero non conforme alle normative.

La reazione di Landini

In risposta alle affermazioni di Salvini, Maurizio Landini, leader della Cgil, ha contestato le dichiarazioni del ministro, affermando di non aver mai assistito a minacce da parte di un rappresentante dello Stato nei confronti dei cittadini che esercitano un diritto costituzionale come quello di scioperare. Durante un corteo a Roma, Landini ha ribadito che lo sciopero è legittimo e conforme alla legge 146, che consente di garantire i servizi minimi.

Landini ha anche dichiarato che eventuali sanzioni contro i sindacati o i lavoratori sarebbero considerate illegittime e ha contestato la delibera del garante, definendola un’interpretazione restrittiva della legge. “Siamo davvero tantissimi, sia qui a Roma sia in tutte le altre città italiane“, ha affermato il leader sindacale, esprimendo gratitudine per l’organizzazione della Flotilla, un’iniziativa che ha attirato l’attenzione su questioni di rilevanza sociale e politica.

Il leader della Cgil ha concluso il suo intervento promettendo che non si fermeranno finché non sarà risolto il problema e il governo di Netanyahu non sarà fermato, sottolineando l’importanza della mobilitazione e della protesta per il futuro del paese.

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