Sanchez propone di inserire il diritto all’aborto in Costituzione per tutelarlo da Vox e Popolari

Franco Fogli

Ottobre 3, 2025

Il 3 ottobre 2025, il premier socialista spagnolo, Pedro Sanchez, ha annunciato una proposta significativa che intende presentare al Congresso. L’obiettivo è quello di inserire il diritto all’aborto nella Costituzione spagnola, un passo che mira a garantire la protezione di questo diritto in un contesto globale sempre più critico nei confronti dei diritti sessuali e riproduttivi. La notizia è stata diffusa dalla Moncloa, dove si sottolinea la necessità di contrastare le informazioni fuorvianti riguardanti l’interruzione di gravidanza, in particolare in risposta a una mozione presentata dal partito di destra Vox, sostenuta anche dai popolari.

Il contesto della proposta di Sanchez

La proposta di Sanchez si inserisce in un clima di crescente preoccupazione per i diritti delle donne in Spagna e nel mondo. L’esecutivo ha dichiarato che intende impedire che le donne ricevano informazioni non verificate e scientificamente infondate riguardo all’aborto. Questo riferimento è specifico alla mozione di Vox, che richiede di informare le donne riguardo a una presunta sindrome post-aborto, un concetto che non ha alcun fondamento scientifico. La mossa di Sanchez è vista come un tentativo di proteggere i diritti delle donne in un momento in cui questi diritti sono sotto attacco in vari contesti internazionali.

L’inserimento dell’aborto nella Costituzione richiede una maggioranza qualificata di tre quinti, il che significa che il Partito Popolare (Pp) dovrà necessariamente partecipare al voto. Tuttavia, all’interno del Pp esistono divisioni riguardo alla questione dell’aborto, il che rende la situazione ancora più complessa. Sanchez potrebbe quindi utilizzare questa proposta per mettere pressione sul partito di Alberto Nunez Feijoo, costringendolo a prendere una posizione chiara su un tema così delicato.

Le reazioni politiche alla proposta

Le reazioni alla proposta di Sanchez non si sono fatte attendere. Alberto Nunez Feijoo, leader del Pp, ha già dichiarato che il premier deve “scordarsi” di contare sul suo partito per la riforma costituzionale. Feijoo ha definito la proposta di Sanchez come un diversivo, utilizzato per distogliere l’attenzione dai recenti scandali di corruzione che stanno colpendo il suo governo. Ha inoltre ribadito che la scelta di abortire è già regolata in Spagna e supportata da una sentenza della Corte Costituzionale.

Queste dichiarazioni evidenziano il clima di tensione politica che circonda la questione dell’aborto in Spagna. La proposta di Sanchez non solo sfida le posizioni di Vox e del Pp, ma rappresenta anche un tentativo di riaffermare i diritti delle donne in un momento in cui tali diritti sono messi in discussione in diverse parti del mondo. La questione è destinata a rimanere al centro del dibattito politico nei prossimi mesi, soprattutto in vista delle elezioni future.

Sanchez, quindi, si trova in una posizione delicata, cercando di mantenere un equilibrio tra le esigenze del suo partito e le pressioni esterne, mentre il dibattito sull’aborto continua a infiammare il panorama politico spagnolo.

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