Il conduttore Carlo Conti si prepara a vivere una nuova edizione del Festival di Sanremo, la quinta, in programma per il prossimo febbraio 2026. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Conti ha riflettuto sulla sua carriera quarantennale in Rai e ha condiviso le sue aspettative per questo evento musicale di grande rilevanza.
Il bilancio di una carriera
Carlo Conti ha tracciato un bilancio della sua lunga carriera, sottolineando che il Festival di Sanremo 2026 potrebbe rappresentare il suo ultimo anno alla conduzione. Il presentatore ha affermato: “Cinque edizioni sono un bel numero, un ottimo obiettivo, possono bastare”. Questo commento riflette il suo scetticismo riguardo alla possibilità di ricoprire nuovamente il ruolo di direttore artistico in futuro. Conti ha spiegato che l’impegno nella direzione artistica è molto più gravoso rispetto alla conduzione, che rappresenta solo la parte visibile del lavoro.
Nell’ambito della preparazione per il festival, Conti ha già iniziato a ricevere un numero considerevole di canzoni. Durante l’estate, ha dedicato del tempo all’ascolto dei primi brani, ma ha avvertito che il grosso del materiale arriverà entro novembre. Ha espresso la sua convinzione che il numero ideale di canzoni per il festival sia 26, ma ha ammesso di aver sforato nell’ultima edizione e di dover essere più severo nel processo di selezione per questa nuova edizione.
Focus sugli ospiti e sulle scelte personali
Conti ha anche parlato della questione degli ospiti, sia fissi che a rotazione. Riguardo all’invito rivolto a Adriano Celentano da parte dell’amministratore delegato della Rai, ha commentato: “Ora la concentrazione è sulla parte musicale, poi verranno le idee su quella televisiva. Celentano? A chi non piacerebbe averlo sul palco…”.
In merito alla sua carriera, ha rivelato che la scelta più difficile che ha dovuto affrontare recentemente è stata quella di lasciare “L’Eredità“. Questo programma, secondo Conti, è fondamentale per la popolarità, in quanto consente di entrare quotidianamente nelle case degli italiani. Ha spiegato che sette anni fa ha preso una decisione di vita importante, dedicando più tempo alla sua famiglia.
Conti ha descritto la sua carriera come una “crescita lenta ma costante”, evidenziando come ogni programma sia arrivato al momento giusto, dalla TV per ragazzi fino al Festival di Sanremo. Ha affermato che la conduzione è un’arte che si apprende con l’esperienza, e che ogni passo della sua carriera ha contribuito a formarlo come professionista.
Ritorno in onda e riflessioni su altri conduttori
Attualmente, Conti è tornato in onda con “Tale e Quale Show“, un programma che ha riscosso successo per la sua capacità di offrire momenti di leggerezza e svago a un vasto pubblico. In risposta a chi lo definisce “democristiano”, ha affermato che non considera tale etichetta un’offesa, spiegando di essere un cattolico democratico che rispetta tutti e cerca di lasciare spazio a diverse opinioni.
Infine, Conti ha accennato a Stefano De Martino, descrivendolo come un potenziale successore nel panorama della conduzione televisiva. Ha elogiato le sue qualità e ha sottolineato che, sebbene De Martino possieda le caratteristiche per avere successo, non esistono veri e propri eredi dei grandi nomi della televisione italiana come Baudo, Corrado, Mike e Tortora, che hanno segnato un’epoca.