Bambino di ‘Nevermind’ perde la causa contro i Nirvana: “Non era immagine oscena”

Marianna Ritini

Ottobre 3, 2025

La Corte Federale degli Stati Uniti ha emesso una sentenza significativa riguardo alla controversia legale che coinvolge Spencer Elden, noto per essere il neonato ritratto sulla celebre copertina dell’album Nevermind dei Nirvana. Il 3 ottobre 2025, il tribunale ha stabilito che l’immagine non puรฒ essere considerata pornografia infantile, respingendo cosรฌ le accuse avanzate da Elden contro la band grunge e il fotografo Kirk Weddle.

Il caso di Spencer Elden

Spencer Elden, oggi trentenne, รจ diventato un personaggio pubblico sin dalla sua infanzia, quando, a soli quattro mesi, รจ stato immortalato in una fotografia subacquea che lo ritrae completamente nudo mentre cerca di afferrare un biglietto da un dollaro attaccato a un amo da pesca. Questa immagine รจ diventata iconica, contribuendo al successo dell’album Nevermind, ritenuto uno dei piรน influenti della storia musicale. La denuncia presentata da Elden nel 2021 sosteneva che l’immagine fosse una forma di sfruttamento sessuale minorile e che avesse causato danni psicologici duraturi.

La sentenza e le reazioni

Nel corso del processo, gli avvocati di Elden hanno sostenuto che la diffusione dell’immagine lo avesse costretto in una situazione di “esposizione sessuale non consensuale”. Tuttavia, il giudice distrettuale di Los Angeles, Fernando Olguin, ha ribadito che la fotografia non presenta caratteristiche che possano essere interpretate come sessualmente esplicite. Secondo Olguin, l’immagine puรฒ essere paragonata a una comune foto di un bambino durante il bagnetto, dove la nuditร  infantile non รจ sufficiente a configurare pornografia secondo le leggi statunitensi.

Il giudice ha spiegato che la nuditร  deve essere accompagnata da elementi che rendano l’immagine lasciva o sessualmente provocatoria. Nella sua motivazione, ha anche preso in considerazione la presenza dei genitori di Elden durante lo scatto, il legame di amicizia tra il fotografo e la famiglia, e il fatto che Elden ha spesso abbracciato la sua immagine pubblicamente nel corso degli anni, partecipando a eventi e ricostruzioni fotografiche.

Gli avvocati dei Nirvana hanno accolto con favore la decisione del tribunale, esprimendo soddisfazione per la chiusura di quella che hanno definito una causa infondata. In risposta, i legali di Elden hanno annunciato la loro intenzione di presentare appello, ribadendo il loro impegno per combattere lo sfruttamento dei minori nell’industria dell’intrattenimento. James R. Marsh, uno degli avvocati coinvolti, ha sottolineato che la lotta per la dignitร  e la privacy dei minori continuerร  finchรฉ l’industria non darร  prioritร  a questi valori rispetto al profitto.

La sentenza della Corte Federale rappresenta un’importante pietra miliare in una controversia che ha suscitato un ampio dibattito sulla rappresentazione dei minori nella cultura pop e sull’equilibrio tra arte e protezione dei diritti dei piรน vulnerabili.

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