La situazione occupazionale in Italia si presenta complessa e sfidante per le aziende, specialmente nei settori chiave come il metalmeccanico, l’elettronica, l’ICT, la logistica e i trasporti. Con l’avvicinarsi della seconda metà del 2025, le opportunità di lavoro stanno aumentando, ma allo stesso tempo cresce la difficoltà per le imprese nel reperire personale qualificato. Questo è quanto emerge dall’analisi condotta da Hunters Group, un’importante società di ricerca e selezione di personale.
La carenza di talenti nei settori strategici
Secondo Hunters Group, il mercato del lavoro italiano è attualmente afflitto da una significativa mancanza di talenti, in particolare in ambiti strategici e innovativi. Un recente studio rivela che circa il 50% delle aziende in Italia ha difficoltà a trovare personale, con criticità accentuate nei settori metalmeccanico ed elettronico, ICT, logistica e trasporti. Questo problema non colpisce solo le posizioni di alto livello, ma si estende anche a ruoli con competenze tecniche specifiche, fondamentali per competere in un mercato globale sempre più complesso.
Silvia Movio, director di Hunters Group, sottolinea che, nonostante le difficoltà attuali, la seconda metà del 2025 si preannuncia ricca di opportunità lavorative. La trasformazione digitale e l’attenzione crescente verso la sostenibilità stanno creando nuove figure professionali e incrementando la richiesta di quelle già esistenti in questi settori.
Le professioni in crescita
Le previsioni di Hunters Group indicano che, nel prossimo futuro, ci sarà un aumento medio del 10% delle opportunità per esperti in cybersecurity, data analyst e specialisti in intelligenza artificiale. Anche i professionisti legati alla sostenibilità e all’efficienza energetica vedranno un incremento del 9% della domanda, così come i profili tecnici nel biomedicale e nella sanità digitale. In particolare, si prevede un aumento del 15% per le figure specialistiche nella logistica digitale e nella supply chain intelligente.
Il settore hi-tech continua a rappresentare uno dei principali motori del mercato del lavoro. La crescente complessità delle infrastrutture informatiche e la necessità di proteggere i dati aziendali alimentano la richiesta di esperti in cybersecurity. La crescente importanza dei dati per le decisioni aziendali rende i data analyst e gli specialisti di intelligenza artificiale figure estremamente ricercate. Inoltre, lo <strongsviluppo software rimane un pilastro fondamentale, con una costante domanda di programmatori e ingegneri del software.
Opportunità nella green economy
Il settore della green economy sta emergendo come un’importante fonte di opportunità lavorative. Le aziende stanno diventando sempre più consapevoli dell’impatto ambientale delle loro operazioni, spingendo la ricerca di specialisti in grado di integrare pratiche sostenibili nelle loro strategie. Figure professionali come ingegneri ambientali e consulenti in energie rinnovabili sono sempre più richieste, e il settore è destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi anni.
Evoluzione del settore sanitario e biomedicale
Il settore sanitario e biomedicale sta vivendo un’evoluzione significativa, con una crescente adozione di soluzioni automatizzate nelle strutture ospedaliere, favorita dallo sviluppo della telemedicina. La digitalizzazione della sanità e i progressi nella ricerca farmaceutica alimentano la domanda di professionisti qualificati. Hunters Group segnala una forte richiesta di profili tecnici con competenze in ingegneria biomedica, chimica, biotecnologie e farmacia.
Anche la logistica sta subendo una trasformazione radicale grazie all’avanzamento tecnologico, richiedendo professionalità come logistic data analyst, digital supply chain manager e IT manager specializzati. Le aziende del settore faticano a trovare candidati con competenze specifiche, necessarie per affrontare le sfide attuali.
Silvia Movio conclude affermando che, sebbene ci siano molteplici opportunità di lavoro, persiste una carenza di candidati altamente qualificati, essenziali per l’industria avanzata. Questa mancanza potrebbe ostacolare l’innovazione e la produttività delle imprese manifatturiere, che costituiscono il cuore dell’economia italiana. Accanto alle competenze tecniche, le soft skills come leadership e problem solving diventano sempre più cruciali per affrontare le sfide del mercato.