Domani, 3 ottobre 2025, si svolgerà uno sciopero generale in tutta Italia, indetto per sostenere la Flotilla, i valori costituzionali e la popolazione di Gaza. Questa iniziativa ha suscitato forti reazioni da parte delle autorità e dei politici italiani, con il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha espresso preoccupazione riguardo alla legittimità dell’azione sindacale.
Dichiarazioni di Matteo Salvini
Il vicepremier Matteo Salvini, intervenuto su Rtl 102.5, ha comunicato che la commissione di garanzia si pronuncerà a breve sulla legalità dello sciopero. Secondo Salvini, l’annuncio di uno sciopero generale con così poco preavviso è inaccettabile e potrebbe essere dichiarato illegittimo. Ha aggiunto che chi parteciperà a manifestazioni non autorizzate dovrà affrontare conseguenze legali. Il ministro ha anche ribadito la necessità di approvare una proposta della Lega che richiede a chi organizza manifestazioni di versare una cauzione, in modo che eventuali danni siano a carico di chi promuove l’evento, non dei cittadini.
Reazione della premier Giorgia Meloni
La premier Giorgia Meloni ha commentato la situazione, affermando che l’Italia potrebbe affrontare disagi nei prossimi giorni a causa di uno sciopero che, a suo avviso, non è direttamente collegato alla questione palestinese. Meloni ha criticato la scelta di tenere uno sciopero generale di venerdì, sottolineando che il weekend lungo non si sposa bene con una mobilitazione di tale portata.
Critiche di Elly Schlein
Le affermazioni della premier hanno sollevato polemiche, in particolare da parte di Elly Schlein, che ha definito inaccettabile l’attacco di Meloni al diritto di sciopero. Schlein ha difeso il diritto dei lavoratori di manifestare, sottolineando che l’Italia merita una leadership migliore.
Dettagli sullo sciopero
La Confederazione Generale Italiana del Lavoro (Cgil) ha ufficialmente proclamato lo sciopero per esprimere solidarietà alla Flotilla e ai valori costituzionali. In una nota, il sindacato ha denunciato l’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadini italiani, definendo l’evento un attacco grave all’ordine costituzionale e un ostacolo all’azione umanitaria verso la popolazione palestinese.
La Federazione Impiegati Operai Metalmeccanici (Fiom) ha annunciato la propria adesione, sottolineando l’importanza della lotta contro la guerra e per il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale. Il sindacato ha chiesto al governo italiano di intervenire per proteggere i diritti dei cittadini coinvolti in azioni umanitarie e di fermare gli accordi commerciali e militari con Israele.
Adesione dell’Usigrai
Anche l’Unione Sindacale Giornalisti RAI (Usigrai) ha deciso di aderire allo sciopero generale. In una nota, il sindacato ha espresso la propria solidarietà con i colleghi che vorranno partecipare, assicurando che il Servizio Pubblico della RAI continuerà a coprire gli eventi legati alla Flotilla e alle manifestazioni in corso in Italia. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di garantire la copertura informativa della giornata di sciopero, rispettando le modalità previste dagli accordi sindacali.
Con l’approssimarsi della data dello sciopero, la tensione cresce nel dibattito pubblico, mentre i sindacati e le autorità continuano a confrontarsi sui diritti dei lavoratori e sul ruolo dell’Italia nella crisi di Gaza.