Salute: un vodcast per semplificare la diagnosi del dolore cronico

Marianna Ritini

Ottobre 2, 2025

Il dolore cronico rappresenta una condizione che colpisce oltre 10 milioni di italiani, causando un impatto significativo sulla qualità della vita. Tuttavia, il percorso dalla comparsa dei sintomi all’inizio di una terapia può richiedere anni. Per affrontare questa problematica, il secondo episodio della serie “E tu, sai cosa si prova?”, realizzato da Adnkronos in collaborazione con Sandoz, si propone di fornire risposte e soluzioni.

La complessità del dolore cronico

Il vodcast intitolato “Dolore cronico – Presa in carico e appropriatezza prescrittiva” affronta le sfide legate alla diagnosi e alla gestione del dolore. Alberto Magni, responsabile scientifico della macroarea fragilità della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), sottolinea che il dolore deve essere indagato sia come sintomo di una patologia che come problema a sé stante. Questo approccio è fondamentale per garantire una gestione adeguata e tempestiva del dolore, evitando che i pazienti si sentano trascurati nel loro percorso di cura.

Il ruolo del farmacista nel processo di cura

Spesso, prima di recarsi da un medico, i pazienti affetti da dolore cronico si rivolgono al farmacista. Paolo Betto, vicedirettore di Federfarma, evidenzia l’importanza delle farmacie in Italia, dove ogni giorno circa 4 milioni di persone, in prevalenza donne e caregiver, vi si recano. Il farmacista, spiega Betto, ha un duplice ruolo: inizialmente, orienta il paziente verso lo specialista e, successivamente, supporta l’aderenza alla terapia. Questo approccio rappresenta un primo passo cruciale per garantire che i pazienti ricevano le cure necessarie in modo tempestivo.

Formazione e informazione per migliorare l’accesso alle cure

Gian Domenico Manna, Head of Medical Affairs di Sandoz, sottolinea che per migliorare l’accesso alle cure non basta garantire la disponibilità dei farmaci. È essenziale investire nella formazione degli operatori sanitari e nella diffusione di informazioni dirette ai pazienti. Manna afferma che un aggiornamento costante su patologie e terapie è fondamentale per garantire una cura efficace. Inoltre, è necessario incoraggiare i pazienti a non procrastinare nella richiesta di aiuto.

Integrazione tra ospedale e territorio

Quando i pazienti accedono a un centro di terapia antalgica, si presenta un’altra sfida: l’integrazione tra ospedale e territorio. Magni evidenzia la necessità di una formazione comune tra i medici e di una comunicazione diretta tra professionisti, ad esempio attraverso teleconsulenze. Questo approccio potrebbe evitare che i pazienti diventino semplici portatori di referti, facilitando invece un percorso di cura più fluido e coordinato. La SIMG sta già lavorando a progetti pilota per migliorare questa integrazione.

Il futuro della telemedicina in farmacia

La farmacia potrebbe anche giocare un ruolo più attivo nel sistema sanitario. Betto propone l’implementazione di un fascicolo sanitario elettronico operativo e condiviso, che consentirebbe ai pazienti di connettersi direttamente con i medici dalla farmacia, supportati dal farmacista. Questa innovazione potrebbe semplificare notevolmente il percorso di cura, rendendo il sistema sanitario più accessibile e reattivo alle esigenze dei pazienti.

Il secondo episodio del vodcast “E tu, sai cosa si prova? Comprendere e affrontare il dolore cronico” è disponibile sul canale YouTube di Adnkronos e su Spotify, offrendo un’importante risorsa per chi desidera approfondire la tematica del dolore cronico e le sue implicazioni.

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