Il 2 ottobre 2025, Aurelio Regina, presidente di Fondimpresa e delegato per l’energia di Confindustria, ha partecipato all’Assemblea di Assogasliquidi-Federchimica a Roma, dove ha affrontato temi cruciali riguardanti la politica energetica italiana e le sue implicazioni per il futuro. Durante il suo intervento, Regina ha sottolineato l’importanza di un approccio responsabile e collettivo nelle decisioni che influenzeranno il benessere delle generazioni future. La sua dichiarazione ha messo in evidenza la necessità di un impegno comune, affinché l’Italia possa affrontare le sfide energetiche attuali senza divisioni.
Le sfide della normativa europea
Regina ha evidenziato come le nuove direttive e i regolamenti europei stiano imponendo limiti sempre più severi, generando costi aggiuntivi e complicazioni organizzative per le aziende. Tuttavia, ha affermato che ogni sfida porta con sé anche delle opportunità. In particolare, ha insistito sulla necessità di reinvestire i proventi del sistema ETS (Emission Trading System) nei settori che li producono, in modo da restituire valore sia alle imprese che ai cittadini. Questo approccio potrebbe contribuire a creare un circolo virtuoso in grado di stimolare la crescita e l’innovazione.
Un modello di pluralità tecnologica
Nel settore dei trasporti, Regina ha messo in guardia contro l’idea che l’elettrificazione possa essere l’unica soluzione. Ha sottolineato che un approccio rigido ignora le differenze territoriali e industriali, rischiando di diventare insostenibile. Ha proposto, invece, un modello di pluralità tecnologica, che includa non solo l’elettrico e l’idrogeno, ma anche alternative come i biocarburanti, il bio-GPL e il bio-GNL. Queste soluzioni, secondo Regina, sono accessibili e sostenibili, in quanto riducono le emissioni lungo l’intero ciclo di vita e supportano filiere nazionali di eccellenza.
La necessità di rivedere i regolamenti sulle emissioni
Regina ha anche sottolineato l’urgenza di rivedere i regolamenti comunitari riguardanti le emissioni di CO2. Ha avvertito che un divieto totale dei motori endotermici potrebbe ostacolare innovazioni già pronte e aggravare l’invecchiamento del parco circolante, con conseguenze negative per l’ambiente e l’economia. Ha proposto strumenti come il Carbon Correction Factor, che misurerebbe e premierebbe i benefici ambientali dei biocarburanti. Inoltre, ha evidenziato l’importanza di rinnovare il parco mezzi, sottolineando che veicoli obsoleti non solo inquinano, ma minacciano anche la competitività del Paese.
La direttiva Case Green e la povertà energetica
Infine, Regina ha affrontato la direttiva Case Green, affermando che il suo recepimento deve essere gestito con pragmatismo. Ha avvertito che non è sostenibile imporre soluzioni costose alle famiglie, soprattutto in un periodo in cui la disponibilità di reddito è una preoccupazione crescente. Ha suggerito che alternative come il biometano, il bio-GPL e il bio-GNL possano contribuire a ridurre le emissioni mantenendo i costi accessibili per i cittadini. Ha ribadito la richiesta affinché la normativa europea riconosca la neutralità tecnologica anche in questo settore, garantendo così un approccio flessibile e inclusivo.
L’intervento di Aurelio Regina ha chiaramente messo in luce le sfide e le opportunità che l’Italia deve affrontare nel contesto della transizione energetica, sottolineando l’importanza di un impegno collettivo e di soluzioni diversificate per un futuro sostenibile.