Flotilla: navi fermate da Israele ma la missione prosegue verso Gaza

Lorenzo Di Bari

Ottobre 2, 2025

Gli attivisti della Global Sumud Flotilla hanno annunciato che la loro missione continuerà senza sosta, nonostante l’abbordaggio da parte delle forze israeliane avvenuto mercoledì 1 ottobre 2025. La situazione si è intensificata durante una notte di alta tensione, con diverse navi della Flotilla dirette verso Gaza per fornire aiuti umanitari che sono state bloccate dalla Marina israeliana. Secondo i dati forniti dal tracker della Flotilla, nove imbarcazioni sono state fermate, tra cui Adara, Alma, Aurora, Dir Yassine, Grande Blu, Huga, Sirius, Spectre e Yulara.

La cronaca dell’abbordaggio

Mercoledì 1° ottobre, intorno alle 20:30 ora locale di Gaza, diverse imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, tra cui Alma, Sirius e Adara, sono state intercettate dalle Forze di Occupazione Israeliane in acque internazionali. Questo attacco è stato descritto dalla Flotilla come un’azione illegale. Secondo le testimonianze, le navi israeliane avrebbero disturbato le comunicazioni delle imbarcazioni umanitarie, cercando di impedire che i segnali di soccorso venissero trasmessi in diretta. Oltre alle navi confermate come intercettate, la Flotilla ha segnalato la perdita di comunicazione con altre unità.

L’organizzazione ha denunciato l’accaduto come un attacco contro operatori umanitari disarmati e ha esortato i governi e le istituzioni internazionali a garantire la sicurezza e il rilascio dell’equipaggio. Nonostante le difficoltà, la Flotilla ha confermato di trovarsi a 70 miglia nautiche dalla costa di Gaza e ha ribadito l’intenzione di proseguire la missione.

Greta Thunberg tra i fermati

Il ministero degli Esteri israeliano ha confermato che diverse navi della Flotilla sono state fermate e i passeggeri trasferiti in un porto israeliano. Tra i fermati figura anche l’attivista svedese per il clima Greta Thunberg, che è stata mostrata in un video mentre veniva scortata da un militare israeliano. Il ministero ha rassicurato che Greta e i suoi compagni sono in buone condizioni di salute.

Posizione del governo italiano

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato che gli attivisti fermati al largo di Gaza dovranno attendere due o tre giorni per il rimpatrio, a causa della festività di Yom Kippur. Tajani ha spiegato che nessuna pratica sarà gestita fino alla conclusione delle celebrazioni e ha confermato che gli attivisti italiani saranno assistiti dal servizio consolare. Ha descritto la situazione come gestita con calma sia da parte israeliana che dagli attivisti, sottolineando l’importanza di mantenere un atteggiamento non violento per evitare ulteriori conflitti.

Mobilitazione in Italia

L’abbordaggio della Flotilla ha scatenato una mobilitazione in diverse città italiane. Manifestazioni si sono svolte da Milano a Roma, da Napoli a Firenze, con migliaia di persone in piazza per sostenere la missione umanitaria diretta a Gaza. I partecipanti hanno lanciato slogan come “Blocchiamo tutto, Palestina libera”, con diecimila manifestanti presenti a Roma e stazioni occupate a Napoli e Milano.

Sciopero generale annunciato

I sindacati italiani, tra cui Cgil e Usb, hanno annunciato uno sciopero generale per venerdì 3 ottobre in risposta agli eventi legati alla Flotilla. La mobilitazione ha ricevuto un’ampia adesione e ha sottolineato la crescente preoccupazione per la situazione in Medio Oriente e il sostegno alle iniziative umanitarie.

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