Sono state intercettate 19 imbarcazioni dalla Marina di Israele, mentre altre 23 continuano la loro rotta verso Gaza. Questo evento si è verificato il 2 ottobre 2025, quando le navi della Global Sumud Flotilla sono state fermate. Tra quelle bloccate, figurano nomi noti come All Inn, Alma e Morgana, con a bordo diversi cittadini italiani.
Le navi fermate includono: Adara, All Inn (Khan Yunis) con un italiano, Alma con due italiani, Aurora con cinque italiani, Grande Blu con due italiani, Hio con un italiano, Morgana (Nuseirat) con cinque italiani, Otaria (Bir al Sabe’) con sei italiani, Seulle (Kaysariyah) con quattro italiani, e Sirius con un italiano. Le navi, tra cui anche Florida e Yulara, sono state bloccate mentre si dirigevano verso Gaza, un’azione che ha suscitato preoccupazioni internazionali.
Le conseguenze per gli italiani a bordo
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha comunicato che è in contatto con il suo omologo israeliano, Eli Cohen Sa’ar, riguardo alla situazione degli attivisti italiani. La Farnesina ha confermato che l’intero equipaggio delle navi sarà trasferito al porto di Ashdod, dove saranno trattenuti in centri specificamente adibiti a tale scopo. Tajani ha dichiarato che gli attivisti dovranno attendere un periodo di due o tre giorni, poiché la festa dello Yom Kippur, che si conclude mercoledì sera, bloccherà qualsiasi pratica burocratica. Durante questo tempo, gli attivisti saranno ospitati in un centro, probabilmente nel porto di Ashdod. Il rimpatrio degli italiani avverrà tramite voli assistiti dal servizio consolare.
Opzioni per i membri della Flotilla
I membri della Global Sumud Flotilla hanno a disposizione due opzioni. La prima consiste nell’accettare l’espulsione volontaria immediata, che sarà effettuata nel più breve tempo possibile. La seconda opzione prevede il rifiuto dell’espulsione immediata, con conseguente detenzione in carcere fino al rimpatrio forzato. In questo caso, i membri dovranno attendere il provvedimento di respingimento dell’Autorità giudiziaria, il cui esito è solitamente reso noto dopo 48-72 ore. L’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv sta seguendo il caso con attenzione e ha predisposto un programma di assistenza consolare per garantire il supporto necessario agli italiani coinvolti.