Il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi ha recentemente rivelato i suoi problemi di salute in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Sgarbi, che ha vissuto un periodo difficile negli ultimi mesi, ha condiviso la sua esperienza con la depressione, iniziata dopo la sua uscita dal governo e le dimissioni da sottosegretario alla Cultura. Le sue parole, cariche di emozione, descrivono un momento di grande vulnerabilità e difficoltà .
La lotta contro la depressione
Il 1° ottobre 2025, Sgarbi ha dichiarato: “Mi ha tolto i desideri. Non avevo più voglia di vivere. E ho cominciato a rifiutare il cibo“. Questa affermazione mette in luce l’intensità della sua sofferenza. Il critico ha spiegato che il malessere ha avuto inizio dopo aver lasciato il suo incarico, sentendosi vittima di un’ingiustizia che ha pesato notevolmente sulla sua psiche. La sua esperienza è stata così grave da portarlo a un ricovero ospedaliero per la prima volta nel febbraio 2025.
Sgarbi ha ricordato un momento significativo trascorso in ospedale, quando la sua compagna, Sabrina, lo ha accompagnato durante il festival di Sanremo. “Io non guardavo niente”, ha detto, evidenziando la sua condizione di profonda apatia. La depressione si è manifestata anche con un drastico calo dell’appetito, tanto che ha raggiunto un peso di soli 59 chili, da cui è riuscito a riprendersi fino a 71 chili. “Ho rischiato di morire”, ha confessato, ma ha anche affermato di non aver mai provato paura.
Il supporto di Sabrina e il matrimonio a Venezia
Nel suo racconto, Sgarbi ha sottolineato l’importanza del supporto di Sabrina, affermando: “Sabrina mi ha salvato la vita. Con il suo amore. E adesso la sposo“. Il matrimonio è previsto “al più presto” a Venezia, precisamente nella chiesa della Madonna dell’Orto, nota per i suoi capolavori artistici. Sgarbi ha citato opere di Tintoretto e Cima da Conegliano, che rappresentano per lui una fonte di ispirazione.
Durante il suo percorso di recupero, Sgarbi ha ricevuto visite da amici e colleghi, tra cui Luigi Manconi, Massimo Cacciari e Dario Franceschini, che hanno dimostrato affetto e vicinanza. La sua sorella, Elisabetta, è stata sempre presente, contribuendo a sostenere il critico in questo difficile momento.
Le tensioni familiari e il patrimonio artistico
Tuttavia, non tutto è sereno nella vita di Sgarbi. La situazione con la figlia Evelina ha preso una piega complessa, poiché lei ha richiesto la sua interdizione. Sgarbi ha trovato incomprensibile questa decisione, affermando di non aver capito le motivazioni dietro tale richiesta. Ha parlato del suo patrimonio, composto da circa cinquecento opere d’arte, sottolineando che attualmente appartengono alla Fondazione Cavallini-Sgarbi e non possono essere vendute né allontanate dall’Italia.
Sgarbi ha concluso il suo racconto esprimendo il desiderio di riaprirsi agli altri, dopo un periodo di isolamento. Ha utilizzato una citazione di Gombrowicz, letta durante il ricovero, per trasmettere un messaggio di speranza: “Se qualcuno di voi, Ferdydurkisti, risiede ancora tra i vivi, che non perda la speranza — poiché non sono morto“.