Schillaci: “Un testo unico sulla farmaceutica per garantire accesso equo alle cure”

Lorenzo Di Bari

Ottobre 1, 2025

Il 1° ottobre 2025, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha tenuto una conferenza stampa a Roma per illustrare il nuovo Disegno di legge delega approvato dal Consiglio dei ministri il 18 settembre. Questo provvedimento rappresenta una significativa opportunità per riformare il settore farmaceutico italiano, che negli ultimi anni ha sofferto a causa di una legislazione complessa e spesso contraddittoria. Schillaci ha sottolineato l’importanza di semplificare le normative che regolano l’accesso ai farmaci, evidenziando come il nuovo Testo unico mira a garantire un sistema più equo e sostenibile.

Il disegno di legge e le sue implicazioni

Il ministro ha descritto il Disegno di legge delega come un passo fondamentale verso una riforma strutturale del settore farmaceutico. “Non si tratta solo di un intervento normativo, ma di una volontà politica chiara di superare le complessità legislative che hanno ostacolato l’accesso ai farmaci“, ha affermato Schillaci. Il nuovo Testo unico è concepito per eliminare il labirinto normativo che ha penalizzato i cittadini, rendendo i processi autorizzativi più snelli e accessibili.

Il ministro ha anche evidenziato come la riforma intenda valorizzare l’eccellenza scientifica italiana, garantendo al contempo l’equità nell’accesso alle cure. “Vogliamo costruire un quadro normativo più semplice, chiaro e moderno”, ha dichiarato, aggiungendo che il provvedimento è fondamentale per la sostenibilità economica del Servizio sanitario nazionale (Ssn).

Il percorso del governo e le sfide future

Durante l’incontro, Orazio Schillaci ha ringraziato il sottosegretario Marcello Gemmato per il lavoro svolto e ha tracciato un bilancio dei mille giorni di governo, sottolineando come ci sia ancora molto da fare per migliorare l’efficienza del Ssn. Ha parlato di investimenti e riforme necessarie per affrontare le problematiche legate alla disorganizzazione e alle lunghe liste d’attesa, evidenziando i progressi già ottenuti, sebbene non ancora soddisfacenti.

“Ci guida la volontà di proteggere il Servizio sanitario nazionale e di valorizzare le risorse umane che vi operano”, ha ribadito Schillaci. Ha invitato a proseguire con la digitalizzazione dei processi e a garantire l’interoperabilità delle banche dati sanitarie, sottolineando l’importanza di una revisione trasparente dei meccanismi di spesa.

Un approccio centrato sui cittadini

Il ministro ha chiarito che il Testo unico per la farmaceutica non deve diventare uno strumento di contrattazione per interessi di parte. “L’unica categoria che ci deve guidare è quella dei cittadini e il loro diritto alla salute”, ha affermato. Schillaci ha ribadito che il provvedimento deve servire esclusivamente l’interesse pubblico e non accetterà compromessi che possano ridurre la portata innovativa della riforma.

Il confronto con gli stakeholder, ha assicurato, sarà ampio e rispettoso, ma dovrà concentrarsi su contenuti e soluzioni efficaci. “Il Parlamento avrà tempo per discutere e migliorare il testo, coinvolgendo Regioni, associazioni di categoria e organizzazioni dei pazienti”, ha concluso.

Verso una legislazione moderna

Il ministro della Salute ha concluso il suo intervento rimarcando l’importanza di dotarsi di una legislazione farmaceutica moderna e sostenibile, al servizio della salute pubblica. Schillaci ha affermato che il lavoro che attende il governo sarà impegnativo, ma è fiducioso che il sottosegretario Gemmato saprà affrontare le sfide con rigore e disciplina, per garantire un Servizio sanitario nazionale sempre più forte e vicino ai cittadini.

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