Omicidio nel Beneventano: Salvatore Ocone confessa di aver ucciso moglie e figlio

Franco Fogli

Ottobre 1, 2025

Dopo un lungo interrogatorio durato un’ora e mezza, la Procura di Benevento ha emesso un decreto di fermo nei confronti di Salvatore Ocone, un operaio di 58 anni accusato di aver commesso un duplice omicidio. L’episodio tragico ha avuto luogo il 1° ottobre 2025, quando Ocone ha confessato di aver ucciso la moglie, Elisa Polcino, e il figlio quindicenne, Cosimo.

Il delitto a Paupisi

Il primo omicidio si è consumato all’interno dell’abitazione della coppia a Paupisi, un comune in provincia di Benevento. La confessione di Ocone è avvenuta nella notte, rivelando dettagli inquietanti riguardo alla dinamica degli eventi. Dopo aver ucciso la moglie, l’uomo ha trasportato il corpo del figlio per circa 70 chilometri, fino a Ferrazzano, in provincia di Campobasso, dove è stato rinvenuto all’interno dell’auto. La scoperta del corpo di Cosimo, avvenuta in serata, ha scatenato un’immediata reazione da parte delle autorità locali.

La situazione della figlia

La figlia sedicenne della coppia è attualmente ricoverata in condizioni critiche presso la Neuromed di Pozzilli, in provincia di Isernia. Le sue condizioni sono definite “in fin di vita”, il che ha ulteriormente aggravato la gravità della situazione familiare. L’intervento delle forze dell’ordine e dei servizi di emergenza è stato tempestivo, ma le conseguenze di questa tragedia continuano a pesare sulla comunità locale e sulla famiglia coinvolta.

Dettagli sull’indagine

Il procuratore Gianfranco Scarfò ha confermato le ammissioni di Ocone, fornendo dettagli sull’indagine durante un’intervista all’uscita dalla caserma dei Carabinieri. La Procura ha formalizzato l’accusa di duplice omicidio pluriaggravato, tentato omicidio e sequestro di persona, sottolineando la gravità degli atti commessi.

Reazioni e impatto sulla comunità

L’orribile episodio ha scosso profondamente la comunità di Paupisi e delle zone circostanti. Le autorità locali, insieme a gruppi di sostegno, stanno cercando di fornire supporto ai familiari delle vittime e di affrontare la questione della violenza domestica, un problema purtroppo ancora presente nella società. Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente le circostanze di questo tragico evento e per garantire che giustizia venga fatta per le vittime coinvolte.

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