Il 1° ottobre 2025, l’Istituto Milton Friedman ha reso noto di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma riguardante la Sumud Flotilla. Secondo le informazioni fornite da Israele, documenti rinvenuti a Gaza suggerirebbero un coinvolgimento diretto di Hamas nel finanziamento di questa iniziativa, con evidenze di trasferimenti di fondi. Gli organizzatori della Flotilla, tra cui Global Flotilla Italia, hanno tuttavia smentito qualsiasi legame con il gruppo palestinese. Alessandro Bertoldi, direttore esecutivo dell’Istituto, ha dichiarato che, alla luce delle prove emerse, si ritiene necessario che la Procura indaghi su possibili reati e sui flussi finanziari associati a Hamas.
Le accuse contro hamas e il contesto legale
Bertoldi ha sottolineato che Hamas è stata designata come organizzazione terroristica dall’Unione Europea dal 2003, e ciò implica che anche in Italia si applicano le normative europee, come il Regolamento (CE) n. 2580/2001. L’intento umanitario degli organizzatori della Flotilla non esclude la possibilità di responsabilità penale nel caso in cui emergano prove di dolo o colpa grave. Le indagini preliminari dovranno quindi valutare il grado di consapevolezza dei partecipanti riguardo alla provenienza dei fondi utilizzati per sostenere la loro missione. Bertoldi ha definito come “grave e irresponsabile” il comportamento degli organizzatori, specialmente considerando che alcuni parlamentari erano a bordo della nave. Le ipotesi di reato formulate includono il finanziamento di attività con finalità di terrorismo internazionale, ai sensi dell’articolo 270-quinquies del Codice Penale, e l’associazione con finalità di terrorismo, secondo l’articolo 270-bis.
Documentazione e prove a sostegno delle affermazioni
Le prove raccolte da Israele, che sono al centro dell’esposto presentato, consistono in documenti e informazioni che evidenziano il presunto coinvolgimento di Hamas nella Sumud Flotilla. Questi elementi potrebbero rivelarsi cruciali per le indagini e per stabilire eventuali responsabilità legali. Bertoldi ha insistito sull’importanza di esaminare attentamente i documenti e i bonifici che potrebbero attestare i legami finanziari tra gli organizzatori della Flotilla e Hamas. La questione si complica ulteriormente considerando che la Flotilla si presenta come un’iniziativa umanitaria, ma la legge italiana e le normative internazionali potrebbero non escludere responsabilità penali in caso di violazione delle leggi sul terrorismo.
Reazioni e sviluppi a venire
La notizia dell’esposto ha suscitato diverse reazioni nel panorama politico e sociale italiano. Gli organizzatori della Flotilla, tra cui rappresentanti di Global Flotilla Italia, hanno dichiarato la loro estraneità alle accuse e hanno espresso la volontà di difendere la loro missione umanitaria. Tuttavia, la pressione per chiarire la situazione e per garantire che non vi siano legami con attività illecite potrebbe intensificarsi nei prossimi giorni. Le indagini della Procura della Repubblica di Roma avranno un ruolo centrale nello sviluppo di questa vicenda, con possibili implicazioni sia legali che politiche. La questione del finanziamento di attività umanitarie da parte di gruppi considerati terroristici rappresenta un tema delicato e complesso, che richiederà un’attenta analisi da parte delle autorità competenti.