Farmaci: migliorare il dialogo tra Aifa e Regioni per un accesso rapido ed efficace

Lorenzo Di Bari

Ottobre 1, 2025

Il 1° ottobre 2025, a Roma, è stata presentata una ricerca condotta dall’Università del Piemonte Orientale, che evidenzia l’importanza di un miglioramento nel sistema di comunicazione tra l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e le Regioni. Questo studio sottolinea come una maggiore condivisione di informazioni possa ottimizzare l’accesso ai farmaci, apportando benefici significativi all’intero sistema sanitario.

Benefici della condivisione delle informazioni

La ricerca mette in luce che un approccio più collaborativo tra Aifa e le Regioni potrebbe portare a notevoli vantaggi. Attualmente, le Regioni ricevono informazioni sui prezzi e sul rimborso dei farmaci solo dopo la pubblicazione ufficiale. Questa mancanza di comunicazione tempestiva comporta un aumento del carico di lavoro per il personale regionale, che deve cercare autonomamente le informazioni necessarie per gestire l’accesso ai farmaci. Secondo i dati forniti dallo studio, una condivisione di informazioni chiave, come la stima della popolazione target e l’identificazione dei farmaci comparatori, potrebbe ridurre il personale coinvolto nelle politiche regionali di quasi il 40%. Questo rappresenta un notevole risparmio di risorse e tempo, che potrebbe essere reinvestito in altre aree della sanità.

L’analisi condotta dai ricercatori Claudio Jommi e Riccardo Novaro, in collaborazione con Dephaforum S.r.l e i servizi farmaceutici di quattro Regioni (Veneto, Emilia-Romagna, Campania e Puglia), ha mostrato che l’interazione strutturata tra Aifa e le Regioni durante la fase di Horizon Scanning può influenzare significativamente i tempi di gestione delle politiche sanitarie regionali. I risultati di questo studio sono stati presentati durante il convegno nazionale dal titolo “Dati da Aifa a Regioni: flussi informativi a supporto delle politiche regionali e possibili modelli di integrazione di dati e informazioni”.

Situazione attuale e necessità di cambiamento

Attualmente, la gestione delle politiche di accesso ai farmaci presenta variabili significative nei tempi decisionali, che oscillano tra i 135 e i 361 giorni. Questa variabilità è influenzata dall’assenza di prontuari regionali e dalla mancanza di un’attività strutturata di Horizon Scanning. Il dottor Jommi ha sottolineato che l’attuale interazione tra Aifa e le Regioni è insufficiente e che una migliore comunicazione potrebbe accelerare notevolmente i tempi di accesso ai farmaci.

La ricerca ha evidenziato come le Regioni, pur avendo la responsabilità di garantire l’assistenza farmaceutica ai cittadini, si trovino spesso in difficoltà a causa della mancanza di informazioni tempestive. La programmazione dovrebbe iniziare il prima possibile, coinvolgendo anche le fasi iniziali di Horizon Scanning, per individuare centri di riferimento e valutare l’impatto organizzativo dell’introduzione di nuovi medicinali.

Il costo della spesa farmaceutica e l’importanza di un monitoraggio efficace

Guido Rasi, professore onorario presso l’Università di Roma Tor Vergata e consigliere del ministro della Salute, ha evidenziato che nel 2024 la spesa farmaceutica pubblica a livello nazionale ha superato i 23 miliardi di euro. Questo investimento, sebbene significativo, è fondamentale per garantire un impatto clinico ed economico positivo per la collettività. Rasi ha sottolineato l’importanza di misure di monitoraggio che garantiscano l’appropriatezza e l’aderenza alle terapie.

Nel contesto della regionalizzazione della sanità italiana, è cruciale trovare modalità per rendere più efficiente e veloce l’accesso alle terapie. È necessario promuovere una sinergia più forte e uno scambio di informazioni tra l’Agenzia italiana del farmaco e le Regioni, per evitare duplicazioni di attività e migliorare l’efficienza dei processi di accesso regionale. La ricerca presentata a Roma rappresenta un passo importante verso una gestione più efficace delle politiche sanitarie in Italia.

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