Con la chiusura della 42ª edizione di CERSAIE, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, Bologna ha assunto il ruolo di capitale mondiale del design e delle superfici dal 22 al 26 settembre 2025. Questo evento ha rappresentato un’importante vetrina per le aziende del settore, permettendo loro di presentare le ultime innovazioni in un contesto internazionale.
Un evento di rilevanza globale
CERSAIE, che si è svolto presso BolognaFiere, ha dimostrato di essere un punto di riferimento per il settore ceramico e dell’arredobagno, nonostante le sfide economiche globali. La manifestazione ha visto la partecipazione di 627 aziende, di cui 343 specializzate in piastrelle di ceramica e 98 nel settore dell’arredobagno. Complessivamente, gli espositori hanno occupato sedici padiglioni, per un totale di 155.000 metri quadrati. Questo ha permesso di creare un ambiente stimolante, dove le aziende hanno potuto mostrare i loro prodotti attraverso stand di grande impatto visivo.
La presenza di 243 espositori esteri, che rappresentano il 39% del totale, ha ulteriormente rafforzato la dimensione internazionale dell’evento, con partecipazioni da 29 paesi. Questo ha confermato la capacità di CERSAIE di attrarre professionisti e visitatori da tutto il mondo, consolidando il suo ruolo di piattaforma per il networking e lo sviluppo di opportunità commerciali.
Presenze e feedback dal settore
Durante le cinque giornate di fiera, CERSAIE ha registrato 94.577 visitatori, con un lieve calo dello 0,8% rispetto all’edizione precedente. Tuttavia, il numero degli operatori nazionali è aumentato, passando da 48.226 nel 2024 a 49.671 nel 2025, evidenziando un interesse crescente da parte del mercato interno. Al contrario, la partecipazione internazionale ha subito una flessione del 4,6%, scendendo da 47.095 a 44.906 visitatori, un fattore influenzato anche dagli scioperi che hanno caratterizzato le giornate di apertura e chiusura.
Augusto Ciarrocchi, presidente di Confindustria Ceramica, ha sottolineato come la manifestazione abbia permesso alle aziende di valorizzare i loro investimenti. Ha evidenziato l’importanza della qualità degli operatori presenti, come distributori e architetti, che hanno visitato gli stand, confermando l’interesse per il design e l’innovazione italiana.
Le sfide del settore ceramico
Nonostante il successo dell’evento, Ciarrocchi ha messo in evidenza alcune problematiche che il settore ceramico sta affrontando. Tra queste, l’aumento dei dazi all’importazione e il dumping da parte di alcuni paesi, che minacciano la competitività delle aziende italiane. Ha anche menzionato l’impatto delle normative, come il sistema ETS, che sottraggono risorse necessarie per gli investimenti. Durante CERSAIE, si è discusso di queste questioni con i ministri Tommaso Foti e Adolfo Urso, così come con rappresentanti delle istituzioni europee e nazionali, sottolineando la necessità di un supporto concreto per il settore.
Un futuro promettente per CERSAIE
Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere, ha affermato che CERSAIE si conferma come una piattaforma internazionale di riferimento per il mondo della ceramica e dell’arredobagno. Ha evidenziato la vitalità del settore, nonostante le difficoltà attuali, e ha lodato il lavoro di Confindustria Ceramica nel rendere questo appuntamento un patrimonio per Bologna e per l’Italia.
Filippo Manuzzi, responsabile delle Attività Promozionali di Confindustria Ceramica, ha descritto il ricco programma di eventi, che ha visto la partecipazione di 500 persone alla Lectio Magistralis di Elisabeth Diller e centinaia di architetti agli eventi correlati. Anche il coinvolgimento di 1.200 studenti alla Lezione alla Rovescia e 300 partecipanti al Career Day di giovedì ha dimostrato l’interesse giovanile per il settore. La prossima edizione di CERSAIE si svolgerà a Bologna dal 21 al 25 settembre 2026, promettendo di continuare a essere un punto di riferimento per l’industria ceramica.
