BPCO: la triplice terapia a dose fissa aumenta la qualità della vita dopo tre mesi

Marianna Ritini

Settembre 30, 2025

Il 30 settembre 2025, durante il Congresso della European Respiratory Society (Ers) ad Amsterdam, è stata presentata una ricerca clinica italiana riguardante la broncopatia cronica ostruttiva (Bpco). Lo studio, denominato Choros Orion, ha esaminato l’efficacia della triplice terapia a combinazione fissa composta da budesonide, glicopirronio e formoterolo fumarato. Questo progetto ha coinvolto un campione di 250 pazienti provenienti da 23 centri in Italia, analizzando i risultati ottenuti nella pratica clinica quotidiana.

I risultati dello studio

Dopo tre mesi di trattamento, i dati emersi hanno rivelato un significativo miglioramento dei sintomi tipici della Bpco, come tosse con espettorato, e una notevole riduzione delle riacutizzazioni. L’analisi è stata condotta attraverso l’uso di ePro (Electronic Patient Reported Outcomes), strumenti che permettono di raccogliere direttamente le esperienze e le osservazioni dei pazienti, senza l’interferenza degli operatori sanitari. Questo approccio ha consentito una valutazione più accurata della qualità della vita dei pazienti trattati.

Micaela Romagnoli, direttore dell’Unità operativa complessa di Pneumologia dell’ospedale Ca’ Foncello dell’Aulss 2 Marca Trevigiana e prima firmataria dello studio, ha sottolineato l’importanza di questi risultati, evidenziando come la triplice terapia rappresenti un passo avanti significativo nel trattamento della Bpco. Sebbene la terapia avesse già mostrato efficacia in studi controllati, la mancanza di evidenze nella pratica clinica quotidiana ha reso questo studio particolarmente rilevante.

Dettagli sui questionari utilizzati

Per analizzare l’impatto della terapia, i pazienti hanno completato due questionari: il Cat (Copd Assessment Test), focalizzato sui sintomi, e il Pgi-S (Patient Global Impression of Severity), che misura la percezione della gravità della malattia. I risultati hanno mostrato una riduzione media di 1,3 punti nel questionario Cat, con il 52% dei pazienti che ha riportato un miglioramento clinicamente rilevante. Inoltre, la percentuale di pazienti che si sono dichiarati in condizioni gravi è diminuita dal 27,9% al 18,7%, mentre coloro che hanno riferito una gravità lieve o assente è aumentata dal 28,5% al 41,3%.

Un altro aspetto importante analizzato è stato il tasso annualizzato delle riacutizzazioni, che è sceso da 1,6 a 0,26. Romagnoli ha evidenziato che tale riduzione si avvicina a una situazione di assenza di riacutizzazioni, portando a un migliore controllo della malattia e a una diminuzione dei ricoveri ospedalieri e della mortalità.

La situazione della Bpco in Italia

La broncopatia cronica ostruttiva colpisce attualmente 391 milioni di persone nel mondo, con circa 3,3 milioni di casi in Italia. È stimato che circa il 50% dei pazienti non riceva una diagnosi, rimanendo ignaro della propria condizione. Il fumo di sigaretta rappresenta il principale fattore di rischio, e molti fumatori tendono a trascurare i sintomi, come tosse e mancanza di respiro, che dovrebbero indurli a cercare una valutazione clinica.

La Bpco è caratterizzata da una limitazione del flusso aereo e da sintomi respiratori persistenti, rappresentando uno dei principali problemi di salute pubblica. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), è la terza causa di morte a livello globale.

L’impatto e futuri sviluppi della ricerca

Raffaela Fede, direttore medico di AstraZeneca Italia, ha espresso orgoglio per i risultati dello studio Choros Orion, sottolineando il valore della ricerca clinica italiana. I dati ottenuti non solo confermano i benefici della triplice terapia nella pratica clinica quotidiana, ma offrono anche un’importante opportunità per ridurre il tasso annuale delle riacutizzazioni.

Attualmente, la terapia con budesonide/glicopirronio/formoterolo fumarato è al centro di un programma di sviluppo clinico che mira a estenderne l’impiego ad altre patologie respiratorie ostruttive, come l’asma non controllato. Durante il congresso sono stati presentati anche i risultati preliminari degli studi Kalos e Logos, dimostrando l’impegno continuo nella ricerca per migliorare la gestione della Bpco e ridurre il suo impatto sulla salute pubblica.

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