Alitalia: sospensione della CIGS per circa 2.000 lavoratori, possibile licenziamento collettivo

Franco Fogli

Settembre 30, 2025

Il 30 settembre 2025, il ministero del Lavoro ha ospitato un incontro cruciale riguardante la situazione dei lavoratori ex Alitalia. Durante la riunione, è emerso che non ci sono possibilità di ulteriori ammortizzatori sociali, in particolare della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS). Questa decisione implica l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per circa 2.000 dipendenti dell’ex compagnia aerea.

Le informazioni sono state confermate da fonti presenti all’incontro, il quale aveva come obiettivo principale la discussione della proroga della CIGS, attualmente in scadenza il 31 ottobre 2025. I sindacati avevano espresso la loro speranza di ottenere un’estensione, ma le risposte ottenute non sono state incoraggianti.

Prospettive per i lavoratori

In alternativa alla CIGS, il ministero ha annunciato che si lavorerà per garantire un anno aggiuntivo di indennità di disoccupazione Naspi, finanziato dal Fondo Straordinario per il Trasporto Aereo (FSTA). Tuttavia, i sindacati hanno richiesto che questa estensione sia di almeno due anni, per fornire un supporto adeguato ai lavoratori in difficoltà.

La situazione si complica ulteriormente, poiché i rappresentanti sindacali hanno sottolineato l’importanza di una nuova convocazione “a stretto giro” con tutte le parti coinvolte. Questo incontro sarà fondamentale per attivare le procedure necessarie e discutere ulteriormente le misure di sostegno per i lavoratori ex Alitalia.

Il contesto attuale

La crisi di Alitalia ha avuto ripercussioni significative nel settore del trasporto aereo e ha sollevato preoccupazioni riguardo alla tutela dei diritti dei lavoratori. Con il termine della CIGS, molti dipendenti si trovano in una situazione di incertezza, e la necessità di trovare soluzioni sostenibili è diventata sempre più urgente.

In questo contesto, il ministero del Lavoro si trova a dover gestire una situazione complessa, cercando di bilanciare le esigenze dei lavoratori con le limitazioni economiche. La prossima convocazione rappresenterà un’opportunità per affrontare le preoccupazioni dei sindacati e dei lavoratori, e per esplorare ulteriori possibilità di sostegno.

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