Il premier polacco Donald Tusk ha lanciato un forte appello alla comunità internazionale, sottolineando l’importanza di sostenere l’Ucraina nel conflitto attuale. Durante la sua partecipazione a una conferenza di due giorni dedicata alla sicurezza europea e globale, tenutasi il 29 settembre 2025, Tusk ha affermato che la guerra in Ucraina non riguarda solo quel Paese, ma ha ripercussioni che si estendono a tutta l’Occidente. La conferenza ha visto la partecipazione di rappresentanti provenienti da 80 nazioni, evidenziando l’urgenza della situazione.
Il conflitto in Ucraina e le sue ripercussioni
Tusk ha chiarito che il conflitto in Ucraina è parte di un progetto più ampio, mirato a sottomettere le nazioni e a negare le libertà fondamentali. “Il nostro compito”, ha dichiarato, “è rendere l’intera comunità occidentale consapevole che c’è una guerra in corso”. Ha messo in guardia sul fatto che la pace non è garantita e ha esortato a riflettere seriamente sulla sicurezza. Secondo il premier, se l’Occidente non si unisce, le conseguenze saranno devastanti non solo per la sua generazione, ma anche per quelle future.
La posizione di Tusk sulla Russia
Tusk ha evidenziato che non ci sono compromessi possibili con la Russia, definendo qualsiasi tentativo di capitolazione come una manifestazione di debolezza. Ha citato le parole del ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, il quale ha affermato che Putin fermerà la guerra solo quando si renderà conto di non poter vincere. La necessità di aumentare la pressione sull’economia russa e di fornire maggiore supporto all’Ucraina è stata sottolineata come cruciale per porre fine al conflitto.
Medvedev avverte: l’Europa non può permettersi una guerra
In risposta al crescente clima di tensione, il vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha espresso preoccupazioni riguardo alla possibilità di un conflitto tra l’Europa e la Russia. In un post su Telegram, Medvedev ha affermato che i Paesi europei non possono permettersi una guerra, sottolineando la loro vulnerabilità e la mancanza di unità. Ha avvertito che un conflitto con Mosca comporterebbe un “rischio molto concreto” di uso di armi di distruzione di massa.
Critiche e avvertimenti di Medvedev
Medvedev ha criticato le dichiarazioni che preannunciano una guerra con la Russia nei prossimi anni, affermando che un simile scenario andrebbe contro gli interessi russi. Ha descritto l’economia europea come debole e dipendente dagli Stati Uniti, sostenendo che l’Europa sta perdendo la propria identità e si sta disintegrando sotto la pressione di flussi migratori.
Il vice presidente russo ha sottolineato che la Russia ha storicamente agito come una forza liberatrice in Europa e non come invasore. Ha affermato che i Paesi europei dovrebbero concentrarsi sulla loro sopravvivenza economica piuttosto che cercare un conflitto. Medvedev ha accusato i leader europei di non avere una visione strategica e di non essere in grado di prendere decisioni sensate.
Ha concluso il suo intervento avvertendo che, sebbene esista il rischio di guerra, è fondamentale mantenere la vigilanza per evitare che le tensioni sfocino in un conflitto armato, potenzialmente catastrofico.