Marzabotto, Mattarella sottolinea: “Ricordare è un dovere, i diritti umani non devono essere annullati”

Franco Fogli

Settembre 29, 2025

Il 29 settembre 2025, il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha pronunciato un discorso toccante a Marzabotto, un luogo simbolo della memoria storica italiana. Durante la commemorazione, il presidente ha sottolineato l’importanza di ricordare il sacrificio delle vittime innocenti della Seconda Guerra Mondiale, evidenziando come le atrocità commesse in quel periodo non debbano mai essere dimenticate. Mattarella ha affermato che il riscatto del popolo italiano è indissolubilmente legato al dolore e alla sofferenza di quegli anni bui, in cui la vita di donne, uomini, bambini e anziani fu spazzata via senza pietà.

Marzabotto e monte sole: luoghi di memoria

Marzabotto e Monte Sole rappresentano luoghi cruciali nella storia dell’Italia, dove la brutalità del regime nazista ha raggiunto il suo apice. Il presidente ha descritto questi luoghi come le radici della Repubblica Italiana, dove si è gettato il seme della Costituzione e del progetto europeo. La sua riflessione ha messo in evidenza come il sangue versato in quegli eventi tragici abbia contribuito a costruire una nuova civiltà basata sui valori della democrazia e della pace. “Ricordare è un dovere”, ha affermato Mattarella, sottolineando che la memoria è essenziale per preservare i valori fondamentali della comunità e per garantire che simili atrocità non si ripetano mai più.

Il significato della memoria storica

Il discorso del presidente ha anche messo in luce l’importanza della memoria storica come strumento di costruzione sociale. Mattarella ha affermato che “la storia insegna” e che ogni popolo deve farsi costruttore del proprio passato. Ha richiamato l’attenzione sui doveri che ogni nazione ha nei confronti della propria storia, evidenziando come la libertà e l’indipendenza debbano essere difese con coerenza e senza opportunismi. Durante l’occupazione tedesca, l’Italia ha subito stragi inenarrabili, perpetrate da un esercito in ritirata e sostenuto dai fascisti, che avevano tradito la nazione. L’eccidio di Marzabotto, in particolare, è stato descritto come uno dei più spaventosi della storia italiana, con il suo altare simbolico che rappresenta l’oltraggio alla coscienza collettiva.

Verso una riconciliazione europea

Mattarella ha concluso il suo intervento ricordando l’incontro avvenuto lo scorso anno con il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier. Questo incontro è stato interpretato come un segno prezioso di come la memoria possa diventare un percorso di riconciliazione. Il presidente ha sottolineato l’importanza di sostituire l’odio con la riconciliazione e di costruire un’Europa che, attraverso la sua storia, possa assumere un ruolo significativo nel mondo attuale. La memoria delle barbarie del passato deve fungere da guida per le future generazioni, affinché i diritti umani siano sempre rispettati e la dignità della vita umana venga preservata.

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