Il 29 settembre 2025, due studi condotti dall’Almond Board of California hanno rivelato che il consumo quotidiano di mandorle può avere effetti positivi sulla salute intestinale e sul legame tra intestino e cuore. Questi risultati sono stati pubblicati in un comunicato stampa che evidenzia il potenziale delle mandorle come alimento funzionale, capace di migliorare la flora batterica intestinale e di contribuire al benessere cardiovascolare.
Benefici delle mandorle per la salute intestinale
Il primo studio ha dimostrato che le mandorle possono agire come prebiotici, favorendo la crescita di batteri intestinali benefici come Bifidobacterium, Lactobacillus e Roseburia. Secondo Jack Gilbert, professore all’Università della California di San Diego e coautore della ricerca, le mandorle contengono sostanze come fibre alimentari, polifenoli e carboidrati non digeribili, che vengono metabolizzati dai batteri intestinali. Questo processo produce composti utili, come gli acidi grassi a catena corta (SCFA), i quali hanno effetti positivi sulla salute del rivestimento intestinale, contribuendo a ridurre l’infiammazione e a migliorare la salute metabolica.
Il gruppo di ricerca ha analizzato vari dati, inclusi studi clinici e revisioni sistematiche, giungendo alla conclusione che esistono prove sufficienti per affermare che le mandorle hanno un effetto prebiotico. Tuttavia, gli autori sottolineano l’importanza di ulteriori studi per determinare la quantità ottimale di mandorle da consumare e la durata del loro utilizzo per massimizzare i benefici per la salute intestinale.
Mandorle e salute cardiovascolare
Il secondo studio, sempre promosso dall’Almond Board of California, ha esaminato la relazione tra il consumo di mandorle e la salute cardiovascolare. I ricercatori hanno trovato che le mandorle influenzano i fattori di rischio cardiovascolare e il microbioma intestinale. In particolare, il consumo di mandorle è associato a una riduzione del colesterolo LDL, noto come “colesterolo cattivo”, e a una diminuzione della pressione sanguigna.
Ravinder Nagpal, coautore dello studio e direttore del Gut Biome Lab della Florida State University, ha evidenziato come il consumo di mandorle possa regolare il microbioma intestinale, aumentando la produzione di butirrato, un tipo di SCFA. Questo meccanismo potrebbe spiegare i benefici cardioprotettivi delle mandorle, contribuendo a ridurre l’infiammazione e a sostenere la funzione metabolica. Gli autori auspicano ulteriori ricerche per esplorare come le sostanze prodotte dal microbiota intestinale, dopo il consumo di mandorle, possano influenzare la salute cardiometabolica.
Risultati coerenti con studi precedenti
Entrambi gli studi in oggetto supportano i risultati di un recente consensus paper, che ha confermato come il consumo di mandorle stimoli la crescita di batteri benefici e la produzione di SCFA, elementi fondamentali per la salute metabolica. Michelangelo Giampietro, specialista in Medicina dello sport e professore a contratto all’Università Sapienza di Roma, ha sottolineato che questi studi avvalorano le raccomandazioni delle società scientifiche internazionali riguardo al consumo di frutta secca, in particolare delle mandorle.
Giampietro ha anche menzionato la nuova piramide alimentare della dieta mediterranea, che enfatizza l’importanza di integrare la frutta secca nell’alimentazione quotidiana. Le mandorle, ricche di fibre, macronutrienti, antiossidanti e polifenoli, sono considerate un alimento prezioso per il microbiota intestinale, contribuendo a rafforzare le difese immunitarie e a migliorare la salute del cuore.
Una porzione da 30 grammi di mandorle fornisce una notevole quantità di nutrienti essenziali, tra cui 6 grammi di proteine, 4 grammi di fibre e 13 grammi di grassi insaturi. Questo snack sano può essere utilizzato in vari piatti, da cereali e yogurt a spaghetti saltati e insalate, dimostrando così la sua versatilità in cucina.