Lo studio recentemente pubblicato nel Bollettino economico della Banca Centrale Europea (BCE) ha suscitato un certo interesse, confermando le affermazioni di Piero Cipollone, economista italiano e membro del board della BCE. La relazione, intitolata “Keep calm and carry cash”, sottolinea l’importanza di avere contante a disposizione in caso di emergenze.
Il documento, redatto dagli economisti Francesca Faella e Alejandro Zamora-Pérez, raccomanda di mantenere una somma di liquidità in casa, sufficiente a coprire le necessità primarie per un periodo di circa 72 ore. Questa indicazione, già adottata in nazioni come Austria, Olanda e Finlandia, suggerisce una cifra variabile tra i 70 e i 100 euro per ogni componente del nucleo familiare.
Il messaggio della BCE
La BCE, storicamente favorevole alla digitalizzazione dei pagamenti, sembra ora suggerire un ritorno al contante in un contesto di crisi. Tuttavia, questa non deve essere interpretata come una contraddizione con l’imminente introduzione dell’euro digitale. Infatti, Cipollone, parlando a Tallin il 29 settembre 2025, ha chiarito che l’euro digitale offre ai cittadini un maggiore controllo sulle proprie finanze, evidenziando come la BCE desideri garantire che la moneta emessa dalla banca centrale rimanga sempre accessibile per le transazioni quotidiane.
Cipollone ha affermato che il contante deve essere disponibile sia in forma fisica che digitale, sottolineando che un euro digitale potrebbe essere utilizzato in tutti i punti in cui sono accettati pagamenti digitali. Questo approccio mira a preservare la libertà di scelta dei cittadini riguardo ai metodi di pagamento, rafforzando al contempo l’unità dell’Europa e la resilienza economica.
Il contante come fattore di stabilitÃ
Lo studio della BCE non contraddice le affermazioni di Cipollone, ma piuttosto evidenzia l’importanza del contante in situazioni di crisi. La BCE ha citato eventi recenti, come la crisi del debito greco, il blackout in Spagna del 2025 e l’invasione russa dell’Ucraina, per dimostrare come il contante non sia solo un mezzo di pagamento, ma anche un elemento psicologico di stabilità . La disponibilità di denaro contante offre la certezza di poter effettuare transazioni quando necessario, senza dover dipendere esclusivamente dai pagamenti digitali.
Cipollone ha sottolineato che la sfida per l’euro digitale sarà quella di garantire la sua accessibilità in ogni momento, in modo da svolgere un ruolo equivalente a quello delle banconote. La BCE, dunque, non sta abbandonando il contante, ma sta cercando di integrare le nuove tecnologie con le esigenze dei cittadini, mantenendo un equilibrio tra innovazione e tradizione.
L’analisi della BCE, quindi, si presenta come un tentativo di preparare i cittadini a un futuro in cui il contante e i pagamenti digitali coesisteranno, senza contrapposizioni, ma piuttosto come complementi necessari in un contesto economico in continua evoluzione.