Giornata del caffè: cinque indicazioni per riciclare il packaging in alluminio

Franco Fogli

Settembre 29, 2025

Il caffè rappresenta un rituale quotidiano per milioni di italiani, che lo consumano in diverse modalità, dalle tradizionali moka e tazzine agli innovativi sistemi a capsule e lattine. Ogni anno, il 1 ottobre si celebra la Giornata Internazionale del Caffè, un’iniziativa lanciata nel 2015 durante Expo Milano. Accanto alla varietà di consumo, emerge l’importanza del packaging, in particolare dell’alluminio, utilizzato per capsule, lattine e altri contenitori. In questo contesto, il CIAL, ovvero il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, svolge un ruolo cruciale nella promozione del riciclo di questi materiali.

Il progetto ‘Da chicco a chicco’

Dal 2011, CIAL collabora con Nespresso nel progetto ‘Da Chicco a Chicco’, parte del programma ‘Nespresso per l’Italia’, insieme a Utilitalia e CIC, il Consorzio Italiano Compostatori. Questa iniziativa consente ai consumatori di restituire le capsule esauste in oltre 220 punti di raccolta, situati nelle Boutique Nespresso e nelle isole ecologiche in tutto il territorio nazionale. Nel 2025, il progetto ha visto un’espansione significativa, con l’avvio a Milano della prima sperimentazione di raccolta domiciliare delle capsule in alluminio. Questo servizio, attivabile al momento dell’ordine, non comporta costi aggiuntivi per i cittadini. Inoltre, la rete di raccolta è stata ampliata in Lombardia, con nuove isole ecologiche aperte nelle province di Mantova e Bergamo, così come in Valle d’Aosta.

Il processo di riciclo delle capsule

Le capsule di caffè conferite vengono trattate in impianti nazionali, dove l’alluminio viene separato dal caffè. L’alluminio recuperato viene inviato alle fonderie italiane per il riciclo, mentre il caffè esausto viene trasformato in compost utilizzato per la coltivazione di riso, che viene poi donato al Banco Alimentare. Negli ultimi 13 anni, il progetto ha permesso di recuperare oltre 12mila tonnellate di capsule di alluminio, con più di 700 tonnellate destinate al riciclo e oltre 7mila tonnellate di caffè riutilizzato, contribuendo alla distribuzione di 7 milioni di piatti attraverso il Banco Alimentare a persone bisognose. Solo nel 2024, sono state conferite circa 1.910 tonnellate di capsule, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente, generando un risparmio energetico equivalente a 315 tonnellate di petrolio e riducendo le emissioni di CO2 di 710mila kg.

Educazione al riciclo e buone pratiche

CIAL si impegna non solo nella gestione del riciclo, ma anche nell’informazione e nell’educazione ambientale, per incoraggiare i cittadini a compiere gesti semplici ma significativi. Anche nel rituale del caffè, esistono pratiche che possono fare la differenza. Le cinque regole del riciclo suggeriscono di conferire non solo lattine, ma anche tappi, fogli sottili, scatolette e vaschette di alluminio. È importante non conferire l’alluminio da solo, poiché spesso viene miscelato con plastica o vetro, a seconda delle normative locali. Anche se sporchi, gli imballaggi possono essere conferiti, a patto che siano vuoti, senza necessità di un lavaggio approfondito. Ogni piccolo elemento, come capsule e tappi, conta e deve essere raccolto, mentre è consigliato appallottolare e separare i materiali per facilitare la selezione.

Stefano Stellini, direttore generale di CIAL, sottolinea l’importanza dell’alluminio come risorsa preziosa nelle abitudini quotidiane degli italiani. Progetti come ‘Da Chicco a Chicco’ trasformano gesti quotidiani in azioni concrete per la sostenibilità, dando nuova vita a capsule e imballaggi. Ogni individuo può contribuire con semplici attenzioni e seguendo le regole della raccolta differenziata, poiché l’economia circolare inizia dai piccoli gesti di ciascuno. CIAL si dedica quotidianamente a informare e sensibilizzare il pubblico su scelte responsabili e consapevoli.

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