Dazi: Trump annuncia tariffe del 100% su film prodotti all’estero

Marianna Ritini

Settembre 29, 2025

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente rilasciato dichiarazioni significative riguardo all’imposizione di dazi sui film prodotti all’estero. In un post su Truth Social, datato 29 settembre 2025, Trump ha affermato che verrà applicata una tariffa del 100% su tutti i film realizzati al di fuori degli Stati Uniti, con l’intento di affrontare quello che ha definito “l’annoso problema” del settore cinematografico statunitense, che, secondo lui, è stato danneggiato dalla concorrenza estera.

Le dichiarazioni di Trump sui film

Durante il suo intervento, il presidente ha paragonato la situazione del settore cinematografico alla sottrazione di una caramella a un bambino, sottolineando la sua frustrazione per il fatto che i film prodotti all’estero stiano “rubando” spazio e opportunità agli artisti americani. Trump ha in particolare puntato il dito contro la California, descrivendo il governatore dello stato come “debole e incompetente”. La sua affermazione è stata chiara: “La California è stata particolarmente colpita da questa situazione”.

Trump ha inoltre promesso che questa nuova misura sarà accompagnata da dettagli aggiuntivi, volti a garantire che i film prodotti all’interno degli Stati Uniti possano prosperare senza la concorrenza di opere straniere. La decisione si inserisce in un contesto più ampio di politiche protezionistiche che il presidente ha adottato nei confronti di vari settori economici, con l’obiettivo di rilanciare l’industria americana.

Dazi sui mobili e altre misure economiche

Oltre alla questione dei film, Trump ha annunciato l’intenzione di imporre “dazi significativi” anche per i Paesi che non producono mobili negli Stati Uniti. Nel suo messaggio, ha evidenziato la necessità di ripristinare la grandezza della Carolina del Nord, un’area che ha visto il proprio settore dell’arredamento ridotto a causa della concorrenza proveniente dalla Cina e da altre nazioni. “Imporrò dazi sostanziali a qualsiasi Paese che non produca i propri mobili negli Stati Uniti“, ha dichiarato, promettendo ulteriori dettagli in merito.

Queste misure si inseriscono in una strategia più ampia di Trump, volta a proteggere le industrie americane e a incentivare la produzione locale. La proposta di dazi sui film e sui mobili ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni esperti che avvertono del rischio di ritorsioni commerciali da parte dei Paesi colpiti.

Reazioni e impatti attesi

Le dichiarazioni del presidente Trump hanno già iniziato a generare discussioni sia all’interno che all’esterno degli Stati Uniti. Mentre alcuni sostenitori vedono queste misure come un passo necessario per proteggere l’economia americana, i critici avvertono che l’imposizione di tariffe così elevate potrebbe portare a un aumento dei costi per i consumatori e a una possibile escalation delle tensioni commerciali.

L’industria cinematografica, in particolare, sta monitorando attentamente la situazione, poiché le nuove tariffe potrebbero influenzare non solo la produzione di film, ma anche la distribuzione e il mercato globale. Le reazioni da parte delle case di produzione e dei distributori saranno cruciali per comprendere come queste politiche si tradurranno nella pratica.

In questo contesto, la posizione di Trump sull’industria cinematografica e su altri settori strategici rimarrà al centro del dibattito pubblico nei prossimi mesi, con importanti implicazioni per l’economia americana e per le relazioni internazionali.

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