Caso Garlasco: l’avvocato afferma l’assenza di prove sui soldi a Venditti e annuncia ricorso al Riesame

Marianna Ritini

Settembre 29, 2025

La Procura della Repubblica di Brescia ha avviato un’inchiesta su presunti movimenti finanziari sospetti tra i familiari di Andrea Sempio e l’ex procuratore aggiunto Mario Venditti. Questi ultimi non sono attualmente sotto indagine, ma il loro coinvolgimento è al centro delle indagini che mirano a fare luce su possibili atti di corruzione legati al caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007.

Accertamenti bancari e difesa di Venditti

Nei mesi scorsi, sono stati effettuati accertamenti bancari nei confronti di Mario Venditti, ex procuratore di Pavia. Secondo l’avvocato Domenico Aiello, difensore di Venditti, tali verifiche non hanno prodotto risultati significativi. “Se avessimo trovato qualcosa di rilevante, questo sarebbe stato incluso nel decreto di perquisizione emesso venerdì scorso”, ha dichiarato Aiello. Venditti è attualmente indagato per corruzione in atti giudiziari, in relazione alla sua presunta facilitazione dell’archiviazione del caso di Andrea Sempio nel 2017.

Sempio, che è nuovamente sotto indagine per l’omicidio di Chiara Poggi, ha sempre negato ogni accusa di coinvolgimento in attività illecite. La Procura di Brescia ha messo in evidenza come la cifra legata alla presunta corruzione si aggiri tra i 20 e i 30 mila euro, somma che sarebbe stata destinata a pagare i legali di Sempio, secondo quanto affermato dalla difesa.

Movimenti sospetti e ricorso al Riesame

Le indagini hanno rivelato che vi sarebbero stati movimenti sospetti tra i familiari di Sempio e Venditti, che potrebbero suggerire un legame non del tutto trasparente. L’accusa sostiene che ci siano stati bonifici e comunicazioni via chat che non sono state adeguatamente giustificate. Per chiarire la situazione, l’avvocato Aiello ha annunciato l’intenzione di presentare un ricorso al Riesame. Questo ricorso mira a ottenere l’accesso a ulteriori prove che potrebbero non essere state incluse nel decreto di perquisizione, cercando di dimostrare l’assenza di fondamento delle accuse mosse dalla Procura di Brescia.

La difesa di Sempio continua a sostenere la propria innocenza e a contestare le affermazioni riguardanti presunti pagamenti illeciti. La questione rimane aperta e l’attenzione è rivolta agli sviluppi futuri, mentre la Procura continua le indagini per fare chiarezza su questa intricata vicenda.

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