Il 29 settembre 2025, il Soft Power Club, fondato da Francesco Rutelli e supportato da Proger, ha organizzato un’importante iniziativa a Venezia. L’evento, intitolato “Strategie di adattamento per un cambiamento climatico che non aspetta: ingegneria per i territori e per il patrimonio culturale“, si è svolto nell’ambito del Gens public programme della 19esima Biennale di Architettura. Questo incontro ha riunito esperti e professionisti per affrontare una delle sfide più urgenti del nostro tempo: il cambiamento climatico.
Il contesto dell’evento a venezia
La scelta di Venezia come sede di questo incontro non è casuale. La città, simbolo del patrimonio culturale mondiale, è particolarmente vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico, come le inondazioni e l’innalzamento del livello del mare. Durante la due giorni, i partecipanti hanno discusso le strategie necessarie per garantire la sicurezza e la sostenibilità delle città, con un focus specifico sulla protezione del patrimonio culturale. La necessità di un approccio proattivo e innovativo per affrontare queste sfide è emersa come un tema centrale.
Obiettivi e tematiche trattate
L’incontro ha avuto come obiettivo principale quello di sviluppare linee guida pratiche per l’ingegneria dei territori, in risposta ai cambiamenti climatici. I relatori hanno condiviso esperienze e progetti di successo, evidenziando l’importanza di una pianificazione urbana che integri la sostenibilità ambientale e la salvaguardia dei beni culturali. È stato sottolineato come la collaborazione tra istituzioni, professionisti e comunità locali sia fondamentale per creare soluzioni efficaci e durature.
Il futuro delle città e del patrimonio culturale
La discussione ha anche toccato il tema dell’innovazione tecnologica come strumento per affrontare le sfide del cambiamento climatico. Strumenti e tecniche avanzate possono contribuire a progettare città più resilienti, capaci di adattarsi a condizioni ambientali in continua evoluzione. La protezione del patrimonio culturale, che rappresenta l’identità e la storia delle comunità, è stata identificata come una priorità assoluta, richiedendo interventi mirati e strategie di conservazione innovative.
L’evento si è concluso con un appello all’azione, invitando tutti i partecipanti a impegnarsi attivamente nella creazione di un futuro più sostenibile e resiliente, non solo per Venezia, ma per tutte le città del mondo che affrontano simili sfide legate al cambiamento climatico.