L’Occidente in crisi e la difficile reazione alle manifestazioni: analisi di Marco Follini

Franco Fogli

Settembre 28, 2025

Nel settembre 2025, il dibattito sulla condizione attuale dell’Occidente si fa sempre più acceso, con analisi che pongono l’accento su una crisi di identità e di valori. Marco Follini, noto commentatore politico, offre una riflessione profonda e critica sulla situazione geopolitica e culturale che attraversiamo. Le sue osservazioni, pubblicate il 28 settembre, evidenziano come, a oltre trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino, l’Occidente si trovi in una fase di profonda incertezza.

La crisi dell’identità occidentale

Follini sottolinea che l’Occidente, una volta considerato un faro di democrazia e libertà, non gode più di una reputazione positiva nel mondo. La percezione di un’Occidente che non ama se stesso si traduce in una mancanza di consenso interno e in una difficoltà nel rivendicare i propri meriti. Questo scenario è aggravato dalla difficoltà di affrontare le responsabilità collettive, creando un clima di sfiducia e confusione. L’analisi mette in luce come il concetto stesso di “Occidente” sia diventato nebuloso, rendendo complicato definire cosa esso rappresenti realmente.

Le sfide geopolitiche contemporanee

Follini evidenzia la fragilità degli Stati Uniti, che non sono più la potenza predominante di un tempo, e l’Europa, che si mostra disunita e incapace di sostenere un ruolo di leadership. Le crisi in Ucraina e Medio Oriente, secondo l’analista, evidenziano un’assenza di dialogo e di risposte concrete da parte delle istituzioni occidentali. La mancanza di una strategia chiara per affrontare tali emergenze mette in discussione la capacità dell’Occidente di mantenere la propria influenza globale.

Il futuro della democrazia liberale

Un aspetto cruciale del discorso di Follini è la sfida alla democrazia liberale, messa a confronto con modelli di governo più autoritari che guadagnano terreno anche nei paesi occidentali. La domanda centrale è se l’idea di democrazia liberale abbia ancora un significato o se stia diventando obsoleta. Follini invita a riflettere su quanto di questa idea appartenga realmente all’Occidente e quanto sia influenzato da un senso di colpa per non aver saputo mantenere i valori che un tempo si cercava di esportare.

Il cambiamento della percezione globale

La riflessione di Follini si conclude con un’osservazione sul cambiamento radicale della percezione del mondo occidentale. Da un’epoca di imperialismo e sicurezza, si è passati a una fase di titubanza e incertezza. Le proteste e i dissensi interni sono sintomi di un malessere profondo, che richiede risposte politiche adeguate e riflessioni serie. La capacità di affrontare le sfide attuali e future dipenderà dalla volontà di riconsiderare il ruolo e i valori dell’Occidente nel contesto globale.

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