Flotilla diretta a Gaza, Crosetto avverte: “Rischi elevati per il blocco navale”

Franco Fogli

Settembre 28, 2025

Il 28 settembre 2025, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha tenuto un incontro presso il Comando della Compagnia Carabinieri Roma-San Pietro con una delegazione della Global Sumud Flotilla, composta dalla portavoce Maria Elena Delia e dalle attiviste Simona Moscarelli e Giorgina Levi. Durante l’incontro, Crosetto ha esposto le sue preoccupazioni riguardo alle potenziali azioni della Flotilla, sottolineando l’importanza della responsabilità e della sicurezza.

Il richiamo alla responsabilità

Il ministro Crosetto ha messo in guardia la delegazione riguardo ai rischi connessi al tentativo di forzare il blocco navale. “Se forza il blocco navale si espone a pericoli non gestibili”, ha affermato, evidenziando come tali azioni possano mettere a repentaglio la vita degli attivisti, in particolare quelli italiani. Crosetto ha ribadito l’importanza di mantenere aperti i canali di dialogo e di evitare azioni che non porterebbero a risultati concreti, ma che potrebbero avere conseguenze drammatiche.

Il ministro ha sottolineato che l’obiettivo della Flotilla di sostenere il popolo di Gaza deve essere perseguito attraverso mezzi che garantiscano la sicurezza di tutti e non mettano a rischio la vita umana. “La priorità mia e del Governo è e resta la sicurezza e il ricorso a soluzioni efficaci e sicure per aiutare realmente la popolazione di Gaza”, ha dichiarato Crosetto, evidenziando l’importanza di utilizzare i canali umanitari e diplomatici già attivi.

Impegno delle istituzioni italiane

Crosetto ha anche sottolineato che le istituzioni italiane, inclusi il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio, stanno lavorando attivamente per garantire un approccio responsabile alla situazione. “Stanno profondendo ogni sforzo diplomatico e operativo affinché prevalga il senso di responsabilità”, ha dichiarato il ministro, richiamando l’attenzione sulla necessità di trovare soluzioni alternative.

Il ministro ha concluso il suo intervento avvertendo che se la Sumud Flotilla decidesse di procedere con azioni per forzare il blocco navale, si esporrebbe a rischi elevatissimi e non gestibili. “Parliamo di barche civili che si pongono l’obiettivo di ‘forzare’ un dispositivo militare”, ha affermato Crosetto, esprimendo fiducia nel fatto che si possano ottenere risultati migliori per il popolo palestinese attraverso mezzi e sistemi diversi.

Il confronto tra il ministro e la delegazione della Flotilla si è svolto in un clima di sincerità e correttezza, con l’obiettivo comune di garantire la sicurezza e il benessere della popolazione di Gaza, senza compromettere vite umane.

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