Tradimenti in Italia: un terzo degli italiani ammette infedeltà, oltre il 10% si è incontrato su un’app

Marianna Ritini

Settembre 27, 2025

L’analisi condotta dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica ha rivelato dati interessanti sulle relazioni e la sessualità degli italiani nel 2025. Questa indagine, effettuata tramite un questionario online tra aprile e luglio, è stata presentata in occasione della XI edizione della Settimana del Benessere Sessuale (SBS), che si svolgerà dal 6 al 12 ottobre in tutto il territorio nazionale.

Il quadro delle relazioni in Italia

Secondo i risultati, una percentuale significativa di italiani, precisamente l’**81%**, è attualmente coinvolta in una **relazione stabile**. Tuttavia, emerge un dato preoccupante: un terzo del campione ha dichiarato di aver tradito o di essere attualmente coinvolto in un **tradimento**. Inoltre, il **12%** degli intervistati ha rivelato di aver conosciuto il proprio partner attraverso app di incontri. Questi dati suggeriscono una crescente **fluidità** nelle relazioni moderne, dove le app giocano un ruolo cruciale nel facilitare nuovi incontri.

La ricerca ha anche esaminato l’**attrazione sessuale** e **romantica**. Sorprendentemente, il **73,7%** degli intervistati ha affermato che l’attrazione fisica non coincide sempre con quella romantica. La sessualità sembra essere caratterizzata da una varietà di esperienze e preferenze, con il 62,9% degli intervistati che ha dichiarato di utilizzare **fantasie erotiche**, molte delle quali di natura **feticistica**.

Uso di sostanze e pratiche sessuali

Un altro aspetto rilevante emerso dall’indagine riguarda l’**uso di sostanze** durante l’attività sessuale. Circa il 25% degli intervistati ha dichiarato di fare uso di sostanze di abuso, principalmente in coppia, per aumentare l’**eccitazione** e ridurre le **inibizioni**. È allarmante notare che il 56% delle persone non pratica sempre **sesso sicuro**, esponendosi quindi a **infezioni sessualmente trasmissibili**. In caso di malattia contratta, il 98% degli intervistati afferma che informerebbe il partner, ma un piccolo ma significativo 2% ha rivelato di non farlo per paura di reazioni negative.

La psichiatra e sessuologa clinica Anna Gualerzi ha commentato i risultati, sottolineando che la mancanza di utilizzo di metodi efficaci per prevenire **gravidanze indesiderate** e **infezioni** può avere gravi conseguenze per la **salute pubblica**. Inoltre, il 38% degli intervistati ha dichiarato di aver sperimentato **disfunzioni sessuali**, spesso non trattate a causa di stigma o mancanza di informazioni.

Identità di genere e orientamento sessuale

L’indagine ha anche messo in luce l’importanza dell’**educazione sessuale** e affettiva. Solo circa l’**1%** degli intervistati si identifica come **transgender** o **gender variant**, mentre il 22% si considera **pansessuale**. Questi dati evidenziano la necessità di un’educazione sessuale inclusiva e rispettosa delle diverse **identità** e **orientamenti**. La mancanza di consapevolezza in questo ambito può portare a relazioni disfunzionali e a rischi di **violenza**, sottolineando l’importanza di garantire un accesso adeguato a professionisti specializzati per il **benessere individuale** e la **salute pubblica**.

L’indagine della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica offre uno spaccato significativo della sessualità e delle relazioni in Italia nel 2025, rivelando sfide e opportunità che meritano attenzione e approfondimento.

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