Muro anti-droni per contrastare la Russia: il piano dell’Europa

Lorenzo Di Bari

Settembre 27, 2025

Il progetto di difesa dell’Unione Europea si sta concretizzando con l’inclusione di Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Lituania, Lettonia, Polonia e Romania, a cui si sono recentemente unite anche Slovacchia e Ungheria. Questo piano ambizioso mira a rafforzare la sicurezza del fianco orientale dell’Europa, esposto a potenziali minacce provenienti dalla Russia.

Il piano di difesa anti-drone

Il 27 settembre 2025, il commissario europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, ha presentato il progetto durante la riunione inaugurale, delineando un’iniziativa chiamata “Eastern Flank Watch”, che prevede la costruzione di un muro anti-droni lungo i confini dei Paesi coinvolti. Questo sistema è progettato per prevenire incursioni aeree, come quelle segnalate nelle ultime settimane. Oltre al muro anti-droni, il progetto include un muro terrestre con sistemi anti-mobilità e un muro marittimo, richiesto da Romania e Bulgaria, che si affacciano sul Mar Nero.

Kubilius ha sottolineato l’importanza di questo intervento, evidenziando che la Russia sta mettendo alla prova la reazione dell’Unione Europea e della NATO. È fondamentale rispondere con decisione e prontezza, passando dalle discussioni all’azione concreta. I partecipanti alla riunione hanno espresso una comprensione condivisa sulla progettazione delle componenti fondamentali dell’operazione.

Chi partecipa alla costruzione del muro

Alla riunione hanno partecipato i ministri della Difesa dei Paesi coinvolti, tra cui Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Lituania, Lettonia, Polonia e Romania, con l’aggiunta dei rappresentanti di Slovacchia e Ungheria. L’Alta rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri, Kaja Kallas, e funzionari della NATO erano presenti, come specificato da Kubilius. Durante l’incontro, si è distinta la presentazione del ministro della Difesa ucraino, Denys Shmyhal, che ha condiviso la sua esperienza operativa, considerata di grande valore.

Kubilius ha evidenziato le sfide attuali, ribadendo la necessità di una risposta forte e immediata alle provocazioni russe. L’obiettivo primario è costruire capacità di monitoraggio avanzato, che attualmente mancano in alcune aree, e migliorare le capacità di tracciamento e intercettazione dei droni. A queste si aggiungono le difese terrestri e marittime, nonché le capacità di monitoraggio dallo spazio, essenziali anche per la sicurezza dei confini e il contrasto alla migrazione irregolare.

Il ruolo dell’Ucraina nel progetto

Il progetto Eastern Flank Watch sarà sviluppato come un’iniziativa regionale e interoperabile, sfruttando l’esperienza dell’Ucraina. Kubilius ha chiarito che i prossimi passi prevedono la necessità di ottenere un sostegno politico prima del Consiglio europeo di ottobre, dove il muro anti-droni sarà un tema centrale nel contesto della preparazione delle capacità di difesa per il 2030. È previsto che venga elaborata una roadmap concettuale dettagliata, in collaborazione con esperti nazionali e l’industria della difesa, per rendere il progetto una realtà.

L’Unione Europea deve agire rapidamente, apprendendo dalle esperienze ucraine e collaborando con Kiev per realizzare il muro anti-droni. Kubilius ha ribadito l’urgenza di muoversi con decisione per garantire la sicurezza del fianco orientale e proteggere i confini europei.

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