Medico di famiglia continua a curare pazienti nonostante la malattia e muore a 38 anni

Lorenzo Di Bari

Settembre 27, 2025

Lutto profondo in Sardegna per la prematura scomparsa della dottoressa Maddalena Carta, un medico di famiglia che ha dedicato la sua vita alla cura dei pazienti. La tragedia si è consumata a Dorgali, un comune situato nella provincia di Nuoro, dove Maddalena, 38 anni, è deceduta a causa di un malore trascurato mentre assisteva i suoi assistiti. La notizia ha colpito duramente la comunità locale, che ha deciso di proclamare il lutto cittadino in segno di rispetto e gratitudine per il servizio reso dalla professionista.

La dedizione di Maddalena carta

La dottoressa Maddalena Carta era l’unico medico di base attivo a Dorgali e ha sempre dimostrato una straordinaria dedizione verso i suoi pazienti. Nonostante avesse avvertito un malessere, ha scelto di continuare a lavorare, rifiutando di abbandonare i suoi assistiti in un momento di necessità. Questo comportamento, purtroppo, ha avuto conseguenze tragiche. Il suo decesso ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità, che ha espresso il proprio cordoglio attraverso le parole della sindaca Angela Testone. La prima cittadina ha sottolineato l’importanza del sacrificio di Maddalena, affermando che la sua dedizione alla professione e alla comunità deve essere ricordata e onorata.

Il Comune di Dorgali ha voluto rendere omaggio alla dottoressa, dichiarando che la sua perdita rappresenta una ferita profonda per tutti. Maddalena ha accompagnato numerose vite con professionalità, umanità e sensibilità, e la sua memoria sarà custodita nella comunità. Anche se la manifestazione “Autunno in Barbagia” si svolgerà come programmato, sarà caratterizzata da un’atmosfera di sobrietà in segno di rispetto per il lutto.

Le reazioni della comunità e delle istituzioni

La reazione alla scomparsa della dottoressa Carta ha sollevato interrogativi anche a livello regionale. Luciano Congiu, segretario regionale del Sindacato Medici Italiani, ha evidenziato come Maddalena fosse l’unico punto di riferimento sanitario per migliaia di cittadini in un contesto già segnato da carenze di personale. La sua morte, secondo Congiu, rappresenta un campanello d’allarme sulla situazione difficile in cui si trovano i medici di famiglia, spesso costretti a mettere a rischio la propria salute per assolvere ai propri doveri professionali.

I rappresentanti del sindacato hanno denunciato che la morte di Maddalena è inaccettabile in un Paese civile e hanno chiesto alle istituzioni di adottare misure concrete per tutelare la salute dei medici e garantire il diritto all’assistenza per i cittadini. È emersa la necessità di riconoscere ai medici di medicina generale le stesse tutele garantite ad altri lavoratori, compresi i diritti in caso di infortunio sul lavoro e indennizzi adeguati in caso di decesso per motivi professionali.

Il futuro della professione medica in sardegna

La scomparsa della dottoressa Maddalena Carta ha acceso un dibattito importante sulla sicurezza e le condizioni di lavoro dei medici di famiglia in Sardegna. Il sindacato Smi ha avviato una vertenza per garantire che la morte della collega non sia stata vana e per promuovere una serie di proposte legislative a livello nazionale. La situazione attuale, caratterizzata da un numero insufficiente di medici e da un carico di lavoro eccessivo, richiede un intervento immediato da parte delle autorità competenti.

La comunità di Dorgali, insieme ai colleghi di Maddalena e alle istituzioni, è chiamata a riflettere su quanto accaduto e a lavorare insieme per migliorare le condizioni di lavoro dei medici, affinché tragedie come questa non si ripetano. La memoria di Maddalena Carta rimarrà viva nel cuore di chi l’ha conosciuta e apprezzata per il suo impegno e la sua dedizione.

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