Giro dell’Emilia: la squadra israeliana Premier Tech annuncia la sua assenza

Franco Fogli

Settembre 27, 2025

Roberta Li Calzi, assessora allo sport del Comune di Bologna, ha espresso il suo punto di vista riguardo alla recente esclusione della squadra israeliana Israel Premier Tech dal Giro dell’Emilia, una competizione ciclistica che si svolgerà nel capoluogo emiliano. L’assessora ha sottolineato che lo sport deve rappresentare valori universali e ha accolto con favore la decisione dell’organizzazione della gara di non includere il team israeliano, considerando il contesto attuale delle tensioni in Gaza.

La decisione dell’organizzazione

Il 27 settembre 2025, l’organizzazione del Giro dell’Emilia ha confermato ufficialmente che la formazione israeliana non parteciperà alla corsa. Questa scelta è stata motivata dalla situazione geopolitica che coinvolge Gaza, con Li Calzi che ha dichiarato: “Sarebbe stato ipocrita considerare la presenza di una squadra legata a quel governo un fatto ininfluente, legato a una semplice competizione sportiva”. La dichiarazione mette in evidenza come eventi sportivi possano essere influenzati da questioni politiche e sociali più ampie.

Il valore dello sport

Li Calzi ha ribadito l’importanza dello sport come strumento di unione e solidarietà tra i popoli. “Riteniamo che lo sport sia ben altro, un veicolo di valori universali di condivisione, leale competizione e solidarietà”, ha affermato. La sua posizione riflette un sentimento condiviso da molti all’interno della comunità bolognese, che ha accolto con favore la sensibilità dimostrata dall’organizzazione del Giro dell’Emilia.

Reazioni e impatti

La decisione di escludere la squadra israeliana ha suscitato reazioni diverse, evidenziando la complessità delle intersezioni tra sport e politica. Li Calzi ha ringraziato l’organizzazione per la loro sensibilità, sottolineando che questa scelta è in linea con i valori che molti cittadini bolognesi condividono. La questione della partecipazione di squadre sportive in contesti di conflitto è un tema ricorrente, che solleva interrogativi su come le competizioni possano riflettere le dynamiche geopolitiche.

La vicenda del Giro dell’Emilia rappresenta un esempio di come il mondo dello sport possa essere influenzato da eventi esterni e come le decisioni prese in questo ambito possano avere un significato più ampio, oltre il semplice aspetto agonistico. La posizione di Roberta Li Calzi evidenzia l’importanza di una riflessione profonda su questi temi e il ruolo che le istituzioni possono avere nel promuovere valori di pace e solidarietà attraverso lo sport.

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