Flotilla, attivisti confermano: “Restano 40 italiani a bordo, si prosegue”

Marianna Ritini

Settembre 27, 2025

La delegazione italiana della Global Sumud Flotilla ha comunicato che la loro missione continua, nonostante le difficoltà. Gli attivisti, attualmente a bordo della flotta internazionale diretta verso Gaza, si stanno impegnando per fornire aiuti umanitari ai palestinesi.

Un atto di sabotaggio dalla Farnesina

Gli attivisti hanno smentito le notizie diffuse da alcuni media italiani riguardo a una presunta decisione della componente italiana di abbandonare le imbarcazioni. Hanno chiarito che circa 50 membri della delegazione sono attualmente a bordo, con 40 di loro che continuano la missione, mentre alcuni sono tornati in Italia per coordinarsi con l’equipaggio di terra. Tra questi, figura la portavoce Maria Elena Delia. Gli attivisti hanno descritto la situazione come complessa, con le imbarcazioni sottoposte a minacce costanti da parte di droni militari e attacchi imminenti da parte del governo israeliano. Inoltre, hanno denunciato un comunicato della Farnesina inviato ai familiari dei partecipanti, in cui si affermava che non ci sarebbero state garanzie di protezione in caso di attacco, considerato un “atto di sabotaggio gravissimo”.

La delegazione ha evidenziato l’importanza di fermarsi sulla terraferma, sottolineando la necessità di un’intelligenza emotiva collettiva per affrontare le divergenze e trasformarle in energia positiva. Il supporto a chi decide di tornare è forte, così come il rinnovamento delle energie per chi rimane a bordo. Questo approccio riflette l’idea di un processo decisionale condiviso tra i membri della delegazione italiana.

La missione oltre la consegna di aiuti

Gli attivisti hanno ribadito che ridurre la Global Sumud Flotilla al solo obiettivo della consegna di aiuti umanitari è fuorviante e serve a boicottare la missione. Hanno sottolineato che l’attenzione della Flotilla è sempre stata rivolta al blocco navale illegale di Israele e alle sue conseguenze devastanti per la popolazione palestinese. Hanno ricordato che solo oggi, nella Striscia di Gaza, almeno 44 persone sono state uccise, di cui 25 a Gaza City. La delegazione italiana continua la sua navigazione verso est, mantenendo alta l’attenzione sulla situazione a Gaza.

Richiesta di soluzioni rapide

Maria Elena Delia ha espresso apprezzamento per la disponibilità del ministro degli Esteri Antonio Tajani a proseguire il dialogo con la delegazione italiana del Global Movement to Gaza. Ha auspicato che si possa trovare rapidamente una soluzione che tenga conto della grave emergenza umanitaria e della necessità di ripristinare la legalità internazionale. L’attivista Tony La Piccirella ha descritto la missione come “non negoziabile”, chiarendo che l’obiettivo è interrompere il blocco navale e aprire un canale permanente per gli aiuti umanitari.

La Piccirella ha dovuto lasciare la barca Family a causa di un guasto al motore, ma si trova ora sulla barca Alma, pronta a partire per Gaza. Ha sottolineato che la situazione è complicata, poiché è necessario smistare 30 persone con ruoli diversi su altre imbarcazioni, cercando di mantenere un equilibrio tra i membri.

Frontex non può fornire scorta

Negli ultimi giorni, 58 europarlamentari hanno richiesto un intervento urgente di Frontex per scortare la Global Sumud Flotilla. Tuttavia, il portavoce di Frontex, Krzysztof Borowski, ha chiarito che l’agenzia non ha il mandato né le capacità per fornire protezione o scorta a un’operazione civile come quella della Flotilla diretta a Gaza.

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