Oleg Nica, ambasciatore della Moldova a Roma, ha rilasciato un’intervista all’Adnkronos in cui esprime preoccupazione per le interferenze filorusse che minacciano le elezioni legislative in Moldova, in programma domani, domenica 28 settembre 2025. In Italia, dove si svolgeranno le votazioni in 75 seggi aperti dalle sette del mattino alle nove di sera, sono emersi messaggi ingannevoli sui social media, mirati a confondere gli elettori moldavi. Tra questi, un falso avviso che si spaccia per proveniente dalla “Commissione elettorale centrale”, invitando i cittadini a presentarsi ai seggi per ricevere 500 euro in contanti per un presunto lavoro di “osservatore”.
Appello ai cittadini: “Non fatevi coinvolgere”
Nica ha esortato i moldavi a non cadere in queste trappole, avvertendo che ci sono tentativi di creare disordini durante le operazioni di voto. Riferendosi a eventi simili dello scorso anno, ha menzionato falsi allarmi bomba che avevano colpito i seggi in diverse città europee. Le autorità italiane sono state avvisate e stanno monitorando ogni tentativo di intimidazione. Le forze dell’ordine sono pronte a intervenire per garantire un processo elettorale sicuro e libero. L’ambasciata ha pubblicato un post su Facebook, avvertendo i connazionali riguardo ai rischi legali legati a tali inganni e invitandoli a rimanere vigili.
Il Ministero dell’Interno italiano ha confermato che adotterà tutte le misure necessarie per garantire un’adeguata partecipazione dei cittadini moldavi alle elezioni. Il Viminale ha ribadito l’impegno a mantenere la sicurezza e l’ordine durante il voto.
Pressioni sempre più aggressive da Mosca
Nica ha anche evidenziato l’aumento delle pressioni da parte di Mosca, attribuendo la responsabilità a un gruppo criminale noto come Shor. L’ambasciata ha ribadito che la Commissione elettorale non recluta osservatori tramite i social media e non offre ricompense economiche, sottolineando che questi messaggi rappresentano tentativi illeciti di manipolare il voto. La propaganda filo russa sta cercando di influenzare l’opinione della diaspora, presentando i partiti filo europei come una minaccia per la Moldova.
L’ambasciatore ha espresso un certo ottimismo riguardo al voto della diaspora, considerato cruciale non solo per la Moldova ma anche per l’Europa. Ha sottolineato l’importanza di non compromettere il futuro del Paese per somme irrisorie.
L’importanza dei voti dall’estero
La diaspora moldava all’estero ha giocato un ruolo chiave nelle elezioni passate, contribuendo significativamente alla vittoria di Maia Sandu nelle presidenziali del 2024 e favorendo il “sì” al referendum per l’avvicinamento all’Unione Europea. Attualmente, i moldavi all’estero, come quelli in Italia, sono sotto attacco da parte della rete di Ilan Shor, rifugiato a Mosca e condannato a 15 anni di carcere in Moldova per corruzione.
Nel referendum sull’Europa dello scorso anno, il 76% dei moldavi in Italia ha votato “sì”, e alle presidenziali quasi l’83% ha sostenuto Sandu. Questi dati evidenziano l’importanza della partecipazione della diaspora nell’esito delle elezioni.
In Italia la comunità più grande di moldavi
L’Italia ospita la più grande comunità di moldavi all’estero, con oltre 102.000 persone in possesso di un permesso di soggiorno e 48.000 che hanno ottenuto la cittadinanza italiana negli ultimi dieci anni. Questi cittadini possono votare semplicemente presentandosi ai seggi con il passaporto. Si stima anche la presenza di circa 150.000 moldavi in Italia con passaporto rumeno. Nelle ultime elezioni presidenziali, 97.000 moldavi hanno votato in Italia, contribuendo a un totale di 330.000 votanti all’estero.
L’ambasciatore ha sottolineato che sono stati aperti più seggi per facilitare il voto e prevenire lunghe attese, come accaduto nel 2021. Nica ha concluso esprimendo la speranza che la Moldova possa continuare il suo percorso verso l’Europa, sottolineando l’importanza di non perdere questa opportunità .