Il 27 settembre 2025, Valdis Dombrovskis, commissario europeo per l’Economia, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla situazione geopolitica attuale, affermando che gli obiettivi della Russia “si estendono oltre l’Ucraina“. Durante un’intervista con France 24, Dombrovskis ha descritto un contesto di “guerra ibrida” in corso, evidenziando le varie forme di aggressione che Mosca sta attuando, inclusa la disinformazione, sabotaggi e l’uso dell’immigrazione clandestina come strumento di pressione.
Le dichiarazioni di Dombrovskis e le preoccupazioni europee
Dombrovskis ha sottolineato come la Russia stia attuando strategie complesse per destabilizzare non solo l’Ucraina ma anche i paesi dell’Unione Europea. Le sue affermazioni si inseriscono in un contesto di crescente tensione tra Mosca e l’Occidente, dove il commissario ha avvertito che le azioni russe vanno ben oltre il confine ucraino, coinvolgendo anche la sfera di influenza europea. Le parole di Dombrovskis si allineano con le preoccupazioni espresse da vari leader europei, che vedono in queste manovre una minaccia diretta alla stabilità dell’intera regione.
In risposta a tali affermazioni, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha negato categoricamente che la Russia stia pianificando un attacco contro la NATO o i paesi dell’Unione Europea. Durante il suo intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Lavrov ha ribadito che “la Russia non ha e non ha mai avuto tali intenzioni”, cercando di rassicurare la comunità internazionale sulla volontà di Mosca di evitare escalation militari.
Le posizioni della Russia e la disponibilità al dialogo
Nel suo discorso, Lavrov ha anche evidenziato la disponibilità della Russia a negoziare per risolvere il conflitto in Ucraina. Ha affermato che il presidente Vladimir Putin ha più volte espresso l’intenzione di affrontare le cause profonde della crisi, sottolineando la necessità di garantire la sicurezza della Russia e dei diritti dei russi e dei russofoni nelle aree sotto il controllo ucraino. Il ministro ha chiarito che Mosca è pronta a discutere garanzie di sicurezza per l’Ucraina, ma solo se tali condizioni saranno rispettate.
Lavrov ha anche criticato le sanzioni occidentali nei confronti dell’Iran riguardo al suo programma nucleare, definendole “inaccettabili e illegali”. Ha accusato l’Occidente di voler sabotare i processi diplomatici attraverso l’imposizione di misure restrittive, mettendo in evidenza un atteggiamento di sfida nei confronti delle politiche occidentali.
La situazione attuale rappresenta un punto cruciale nelle relazioni internazionali, con la Russia che cerca di affermare la propria posizione mentre l’Europa si prepara a rispondere alle sfide poste da Mosca. Le dichiarazioni di Dombrovskis e Lavrov evidenziano il delicato equilibrio tra dialogo e conflitto, rendendo evidente che la strada verso una soluzione pacifica rimane complessa e irta di ostacoli.