Caso Garlasco: l’avvocato di Venditti sollecita Nordio a inviare ispettori a Pavia

Franco Fogli

Settembre 27, 2025

L’avvocato Domenico Aiello ha sollevato interrogativi sulla gestione delle indagini riguardanti il suo assistito, l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, attualmente indagato per corruzione in atti giudiziari. Questa accusa è emersa in relazione al caso di Andrea Sempio, coinvolto nell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007. Aiello ha formalmente richiesto un’ispezione presso il Tribunale di Pavia al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, evidenziando l’assenza di coerenza nelle indagini.

Le accuse e il contesto del caso

Il legale ha affermato che Venditti, accusato di aver ricevuto tra i 20 e i 30 mila euro per favorire l’archiviazione di Sempio nel 2017, non è mai stato un giudice per le indagini preliminari. Secondo Aiello, l’ex magistrato non ha mai avuto il potere di archiviare un caso, potendo solo richiedere tale decisione. Questa situazione ha portato il difensore a chiedere perché non siano stati indagati anche il giudice che ha effettivamente archiviato il caso e i presunti corruttori.

Aiello ha espresso la sua preoccupazione per l’uso dei fondi pubblici, sottolineando che non è accettabile spendere milioni di euro per indagini su elementi che potrebbero non avere alcun fondamento. Durante la sua partecipazione al programma ‘Quarto Grado’, ha messo in discussione l’efficacia delle intercettazioni e delle perquisizioni condotte, accusando gli inquirenti di cercare prove in situazioni che non giustificherebbero tali spese.

Le dichiarazioni di Aiello e le implicazioni legali

L’avvocato ha messo in risalto che le indagini attuali sembrano concentrarsi esclusivamente su Venditti, senza estendersi al giudice che ha preso la decisione di archiviare il caso di Sempio. Aiello ha sollevato interrogativi sull’interpretazione di un appunto trovato durante una perquisizione, scritto da Giuseppe Sempio, padre di Andrea, il quale potrebbe suggerire che anche il giudice sia coinvolto in una rete di corruzione. Il legale ha provocatoriamente ipotizzato che i soldi potrebbero essere stati divisi tra Venditti e il giudice, il quale ha avuto un ruolo cruciale nell’archiviazione del caso.

Queste affermazioni hanno acceso un dibattito sul corretto svolgimento delle indagini e sulla necessità di una revisione approfondita delle procedure adottate dal Tribunale di Pavia. La richiesta di Aiello di un’ispezione non è solo un tentativo di difendere il suo assistito, ma anche un appello per garantire che la giustizia venga amministrata in modo equo e trasparente.

Il caso Sempio e le reazioni pubbliche

Il caso di Andrea Sempio ha suscitato un forte interesse pubblico, non solo per la gravità delle accuse ma anche per il lungo periodo di tempo trascorso dal delitto di Chiara Poggi. I genitori di Sempio sono stati recentemente interrogati per diverse ore, negando qualsiasi coinvolgimento in atti di corruzione. La complessità della situazione legale ha portato a un aumento dell’attenzione mediatica, con il pubblico che segue da vicino gli sviluppi delle indagini.

La questione della corruzione nel sistema giudiziario è un tema delicato e ricorrente in Italia, e il caso di Venditti potrebbe avere ripercussioni significative sulla fiducia del pubblico nelle istituzioni. Le dichiarazioni di Aiello e le sue richieste di indagine pongono interrogativi sulla necessità di una maggiore trasparenza e responsabilità all’interno del sistema giudiziario.

Il dibattito è destinato a proseguire, mentre gli sviluppi delle indagini continueranno a essere monitorati da vicino da parte di esperti legali e dall’opinione pubblica.

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