Nicolas Sarkozy: dieci anni di controversie culminano con la condanna al carcere

Marianna Ritini

Settembre 26, 2025

Il 26 settembre 2025, la notizia della condanna di Nicolas Sarkozy ha scosso la Francia e il mondo politico internazionale. Per la prima volta nella storia della Repubblica Francese, un ex presidente si prepara a scontare una pena detentiva. Il tribunale di Parigi ha inflitto a Sarkozy una condanna di cinque anni di carcere per associazione a delinquere, legata a presunti finanziamenti illeciti ricevuti dalla Libia durante la sua campagna elettorale del 2007, sotto la guida del defunto dittatore Muammar Gheddafi.

Dettagli della condanna

La sentenza è stata emessa a seguito di un’inchiesta che ha rivelato come Sarkozy, in qualità di presidente dal 2007 al 2012 e già ministro dell’Interno, avesse facilitato l’accesso ai finanziamenti libici per la sua campagna. La giudice Nathalie Gavarino ha sottolineato che Sarkozy ha permesso ai suoi collaboratori di contattare le autorità libiche per ottenere sostegno finanziario. Nonostante la condanna, il tribunale non ha trovato prove sufficienti a dimostrare che tali finanziamenti siano stati effettivamente ricevuti. Oltre alla pena detentiva, Sarkozy è stato condannato a una multa di 100.000 euro, a cinque anni di ineleggibilità e a un divieto di esercitare diritti civili per lo stesso periodo.

Le implicazioni della sentenza

Nicolas Sarkozy, attualmente settantenne, è atteso dalla Procura il 13 ottobre, quando gli verrà comunicata la data di inizio della sua detenzione. Anche se ha già annunciato l’intenzione di ricorrere in appello, il ricorso non sospenderà l’esecuzione della pena. La condanna rappresenta un colpo significativo per Sarkozy, che ha già affrontato problemi legali in passato, inclusa una condanna definitiva per corruzione nel caso Bismuth, che lo ha costretto a indossare un braccialetto elettronico fino al 2026.

Le reazioni politiche

La notizia ha suscitato reazioni contrastanti nel panorama politico francese. Marine Le Pen, leader del partito Rassemblement National, ha espresso preoccupazione per la decisione del tribunale, avvertendo che l’esecuzione provvisoria delle sentenze potrebbe minacciare la presunzione di innocenza. Sarkozy, dal canto suo, ha dichiarato di considerare la sua condanna un’ingiustizia e ha ribadito la sua innocenza, affermando che continuerà a combattere legalmente contro questa sentenza. Al suo fianco, Carla Bruni ha espresso il proprio sostegno attraverso i social media, sottolineando che l’amore e la determinazione prevarranno.

La vicenda di Sarkozy non è isolata; l’ex presidente ha una lunga storia di problemi legali che risalgono a oltre un decennio. La sua condanna per corruzione nel 2024, legata al caso Bygmalion, ha ulteriormente complicato la sua situazione legale, aggiungendo un anno di carcere alla sua già pesante eredità giudiziaria. La Corte di Cassazione discuterà il suo ricorso il prossimo 8 ottobre, un appuntamento che potrebbe influenzare ulteriormente il suo futuro politico e personale.

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