Gaza, Netanyahu interviene all’Onu: “Racconterò la nostra verità”. Trump: “Siamo vicini a un accordo di pace”

Franco Fogli

Settembre 26, 2025

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si prepara a prendere la parola all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, prevista per oggi, venerdì 26 settembre 2025. Durante il suo intervento, Netanyahu intende esprimere la sua ferma opposizione all’idea di concedere uno stato alla Palestina, un tema di grande rilevanza nel contesto geopolitico attuale. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha già anticipato la sua posizione, dichiarando che non consentirà l’annessione della Cisgiordania da parte di Israele.

Arrivato a New York il 25 settembre, Netanyahu ha incontrato l’inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, e Jared Kushner, genero dell’ex presidente Trump, presso il suo hotel. Successivamente, ha avuto un colloquio diretto con Trump, evidenziando l’importanza di questo incontro in un momento così delicato.

Netanyahu contro la creazione di uno stato palestinese

Il premier israeliano ha dichiarato che, durante il suo discorso all’Assemblea Generale, intende portare alla luce la verità riguardo alla situazione in Israele. “Denuncerò quei leader che, invece di condannare le violenze, vogliono dare uno Stato ai terroristi nel cuore della Terra d’Israele“, ha affermato Netanyahu, sottolineando che tale scenario non si realizzerà. Queste dichiarazioni, rilasciate sulla pista dell’aeroporto Ben Gurion, evidenziano la determinazione di Netanyahu a difendere la posizione di Israele di fronte alla comunità internazionale.

Trump e la questione di Gaza

Dopo l’incontro con Netanyahu, Trump ha comunicato che gli Stati Uniti sono “molto vicini a un accordo su Gaza e forse anche alla pace”. Il presidente ha ribadito la sua opposizione all’annessione della Cisgiordania da parte di Israele, affermando: “Non permetterò a Israele di annettere la Cisgiordania. Basta. È ora di fermarci”. Queste parole indicano un tentativo di Trump di mediare tra le parti e di trovare una soluzione al conflitto che perdura da decenni.

La posizione di Trump e le dichiarazioni di Netanyahu si inseriscono in un contesto complesso, dove le tensioni tra Israele e palestinesi continuano a rappresentare una sfida significativa per la stabilità della regione. La giornata di oggi potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro delle relazioni israelo-palestinesi e per le dinamiche di potere in Medio Oriente.

×