Il 25 settembre 2025, presso l’Auditorium della sede centrale di Chiesi Farmaceutici a Parma, si è tenuto un evento significativo per celebrare i vent’anni di attività della Chiesi Foundation. Questa iniziativa ha avuto come obiettivo principale quello di riflettere sui risultati ottenuti e affrontare le sfide future nel settore della salute neonatale e respiratoria, con un focus particolare sul Sud globale. Durante l’evento è stata ufficialmente intitolata la fondazione al suo fondatore, Paolo Chiesi, in un tributo alla sua visione e al suo impegno per la salute globale.
Un dialogo sul futuro della salute nel Sud globale
La tavola rotonda, che ha seguito i saluti di apertura di Maria Paola Chiesi e Massimo Salvadori, presidente e coordinatore della fondazione, ha visto la partecipazione di esperti di rilevanza internazionale nel campo della salute neonatale e respiratoria. Tra i relatori, Queen Dube, pediatra e epidemiologa, ha portato la sua esperienza come Newborn Health Lead presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità a Ginevra, e Refiloe Masekela, presidente della Pan African Thoracic Society e docente di Pediatria presso l’Università KwaZulu-Natal in Sudafrica.
Durante il dibattito, è emersa l’importanza di una ristrutturazione della cooperazione internazionale nel settore sanitario, affinché le risorse e le competenze possano essere integrate in strategie condivise. Dube e Masekela hanno sottolineato la necessità di promuovere modelli di partnership inclusivi e di rafforzare i sistemi sanitari locali, evidenziando l’innovazione come fattore chiave per un cambiamento duraturo. Dube ha condiviso la sua esperienza nella definizione di piani per ridurre la mortalità materno-neonatale in Malawi, mentre Masekela ha parlato del suo impegno nella salute respiratoria pediatrica, ricevendo nel 2025 il World Lung Health Award per il suo contributo in questo campo.
Il ruolo della Chiesi Foundation nel Sud globale
Fondata il 14 aprile 2005, la Chiesi Foundation è cresciuta nel tempo, passando da un’agenzia di finanziamento a un partner attivo in progetti di cooperazione internazionale. La missione della fondazione si concentra sul Sud globale, dove l’accesso ai servizi sanitari di base è spesso limitato. Attualmente, la fondazione opera in paesi come Benin, Burkina Faso, Burundi, Costa d’Avorio, Repubblica Centrafricana, Etiopia, Guyana, Nepal, Perù, Senegal, Tanzania, Togo e Uganda, affrontando sfide significative come la mortalità neonatale e le malattie respiratorie croniche.
Nel corso degli anni, la fondazione ha sviluppato due modelli di intervento: il modello Nest, dedicato all’assistenza neonatale, e il modello Gasp, focalizzato sulla gestione delle malattie respiratorie croniche. Questi modelli mirano a migliorare l’accesso alle cure, attraverso la formazione del personale sanitario, l’educazione dei pazienti e la fornitura di attrezzature adeguate. Un aspetto importante è l’attenzione all’equità linguistica, per garantire che anche le comunità francofone dell’Africa subsahariana siano incluse nei programmi di ricerca e assistenza.
Un tributo al fondatore e alla sua eredità
La Chiesi Foundation ha annunciato, al termine dell’evento, una significativa evoluzione: il cambio di nome in Paolo Chiesi Foundation, in onore del suo fondatore, scomparso nel 2024. Paolo Chiesi, scienziato e filantropo, ha sempre creduto nella fusione tra sapere scientifico e responsabilità sociale, creando una fondazione dedicata a migliorare la salute globale. Il nuovo nome rappresenta non solo un tributo alla sua figura, ma anche un impegno a continuare a promuovere i valori che hanno guidato la fondazione sin dalla sua nascita.
Con un focus sul diritto universale alla salute e sulla lotta alle disuguaglianze, la Paolo Chiesi Foundation si propone di costruire un futuro più equo per le comunità vulnerabili nel mondo, mantenendo viva la visione del suo fondatore.