Il 26 settembre 2025, Fabrizio Silvestri, Professore Ordinario al Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale presso La Sapienza Università di Roma, ha condiviso importanti riflessioni sulla necessità di una regolamentazione più efficace delle tecnologie emergenti, in particolare dell’intelligenza artificiale. Durante l’incontro intitolato “Semplificare per competere: l’equilibrio tra regole, crescita e relazioni transatlantiche nel nuovo contesto globale”, Silvestri ha sottolineato l’importanza di adottare un nuovo approccio per affrontare le sfide poste dall’evoluzione rapida delle tecnologie.
Il contesto dell’incontro
L’evento si è svolto a Roma ed è stato organizzato da Meta e Adnkronos in collaborazione con il Centro Studi Americani. L’incontro ha riunito rappresentanti di istituzioni, imprese, accademici ed esperti per discutere su come semplificare le normative europee al fine di promuovere l’innovazione e la competitività. Silvestri ha evidenziato che la regolamentazione attuale non tiene conto della rapidità con cui le tecnologie, specialmente quelle legate all’IA, stanno evolvendo. “La tecnologia che usiamo oggi sarà obsoleta, se ci va bene, già l’anno prossimo”, ha affermato, mettendo in evidenza la necessità di una visione a lungo termine per la regolamentazione.
Il punto di vista di Silvestri
Fabrizio Silvestri ha messo in luce come la semplificazione delle normative sia cruciale per mantenere la competitività. Ha proposto un cambio di paradigma nella regolamentazione delle tecnologie emergenti, suggerendo che le attuali normative siano rivedute per riflettere la crescita esponenziale di queste tecnologie. “L’idea è quella di cercare di anticipare e cambiare il punto di vista per regolamentare queste tecnologie”, ha aggiunto, evidenziando l’importanza di un approccio proattivo.
Silvestri ha anche sottolineato che le istituzioni devono adattarsi rapidamente alle nuove realtà tecnologiche, per evitare che le normative diventino un ostacolo all’innovazione. La sua posizione è che una regolamentazione più agile e flessibile possa favorire un ambiente più favorevole per le start-up e le aziende che operano nel settore dell’IA, contribuendo così a un ecosistema più dinamico e competitivo.
Le implicazioni per il futuro
Le dichiarazioni di Silvestri pongono l’accento su un tema cruciale: la necessità di una regolamentazione che non solo protegga i cittadini e l’economia, ma che favorisca anche l’innovazione. L’approccio attuale, spesso percepito come rigido e lento, potrebbe non essere più adeguato in un mondo in cui la tecnologia avanza a ritmi vertiginosi. La sfida per i legislatori e i regolatori sarà quella di trovare un equilibrio tra la protezione e la promozione dell’innovazione.
Il confronto tra esperti e rappresentanti delle istituzioni durante l’incontro di Roma rappresenta un passo importante verso una maggiore consapevolezza delle sfide future. La discussione su come le normative possano evolvere per rispondere alle esigenze di un mondo in rapida trasformazione è fondamentale per garantire che l’Europa rimanga competitiva nel panorama globale. La visione di Silvestri potrebbe dunque rappresentare un punto di partenza per una riflessione più ampia su come affrontare il futuro delle tecnologie emergenti.