Caso Garlasco: oggi si svolge un’udienza su Dna, impronta 33 e contaminazione

Marianna Ritini

Settembre 26, 2025

Oggi, venerdì 26 settembre 2025, si svolgerà una nuova udienza nel controverso caso di Garlasco, presso il tribunale di Pavia. La questione centrale in discussione è la richiesta di proroga dell’incidente probatorio, presentata dai periti coinvolti nel caso. La giudice delle indagini preliminari, Daniela Garlaschelli, presiederà l’udienza, che si preannuncia cruciale per l’evoluzione delle indagini.

Richiesta di proroga dell’incidente probatorio

La richiesta di proroga è stata avanzata dai periti, tra cui la genetista Denise Albani e il dattiloscopista Domenico Marchigiani. La Albani è attualmente impegnata nell’analisi delle tracce biologiche rinvenute nella villetta di via Pascoli, teatro del delitto avvenuto il 13 agosto 2007, mentre Marchigiani si occupa di esaminare le impronte latenti trovate sulla spazzatura, conservata per diciotto anni. Questi elementi sono fondamentali per chiarire le circostanze che hanno portato all’omicidio di Chiara Poggi.

La proroga richiesta dai periti è motivata dalla necessità di completare l’analisi delle impronte e di altre evidenze raccolte nel nuovo fascicolo del caso, che vede come indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Questo nuovo sviluppo potrebbe avere un impatto significativo sull’andamento del processo.

Contaminazione e analisi del Dna

Un aspetto cruciale da approfondire riguarda la possibile contaminazione del Dna, un tema già riconosciuto dalla Procura di Pavia. Si attende la conferma riguardo alla contaminazione avvenuta sulla garza utilizzata per il prelievo del Dna dalla bocca di Chiara Poggi. Inoltre, si sta valutando l’attribuibilità del Dna maschile rinvenuto sui frammenti delle unghie della vittima. Francesco De Stefano, genetista incaricato dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano, ha fornito dati preliminari che dovranno essere esaminati dalla genetista Albani. Le evidenze raccolte nel 2007 dal Ris saranno fondamentali per stabilire eventuali legami tra il Dna e i sospettati.

La questione si complica ulteriormente considerando che i frammenti ungueali sono stati danneggiati nel corso delle indagini, rendendo difficile l’analisi. È essenziale escludere che il taglio delle unghie possa essere avvenuto con strumenti contaminati, alla luce della contaminazione già accertata sulla garza. Solo dopo aver chiarito questi aspetti, la genetista avrà la possibilità di esprimere un parere sull’attribuibilità del Dna rinvenuto.

Impronta 33 e nuove evidenze

Durante l’udienza si discuterà anche della nota ‘impronta 33’, trovata sulla parete delle scale dove è stato rinvenuto il corpo di Chiara Poggi. Questa impronta è stata esclusa dall’incidente probatorio e non è attribuibile a Sempio, secondo la difesa dell’indagato e l’esperto nominato dalla famiglia Poggi. Tuttavia, la Procura sostiene che l’impronta appartenga a un nuovo sospettato. I legali di Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, affermano che le fotografie suggeriscono una connessione con Sempio, nonostante i test per rilevare tracce ematiche abbiano dato esito negativo.

L’udienza di oggi potrebbe rappresentare un importante passo avanti nella risoluzione di un caso che ha suscitato grande interesse e dibattito pubblico, con la speranza di fare chiarezza su un delitto che ha segnato profondamente la comunità di Garlasco.

×