Ucraina, Zelensky dichiara: “Sarò pronto a dimettermi al termine del conflitto”

Marianna Ritini

Settembre 25, 2025

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato di non avere l’intenzione di rimanere in carica una volta concluso il conflitto con la Russia, iniziato nel febbraio 2022 con l’invasione russa. Durante un’intervista con il giornalista Barak Ravid, trasmessa su ‘The Axios Show’, Zelensky ha manifestato la sua volontà di sollecitare il Parlamento ucraino a organizzare le elezioni, attese da tempo e rinviate a causa della guerra, nel caso si raggiunga un cessate il fuoco.

Il 25 settembre 2025, mentre si preparava a tornare a Kiev dopo aver partecipato all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, Zelensky ha affermato di essere “pronto” a lasciare l’incarico, sottolineando che il suo obiettivo principale è porre fine al conflitto. Ha chiarito che non intende rimanere presidente, ma piuttosto desidera che la popolazione ucraina possa scegliere un nuovo leader attraverso elezioni democratiche. “Durante il cessate il fuoco, penso che la sicurezza possa consentire di organizzare elezioni”, ha dichiarato, evidenziando le difficoltà legate all’organizzazione del voto in un paese con milioni di sfollati e territori sotto il controllo russo.

Dichiarazioni sul conflitto e sostegno degli Stati Uniti

Zelensky ha anche espresso preoccupazione per la continuazione del conflitto, avvisando che i funzionari russi dovrebbero essere consapevoli dei rifugi più vicini nel caso in cui la guerra dovesse proseguire. Ha rivelato di aver ricevuto il sostegno di Donald Trump per colpire obiettivi strategici in Russia, come impianti di produzione di armi e infrastrutture energetiche. “Li useremo”, ha affermato, riferendosi alla possibilità che l’Ucraina ottenga armamenti a lungo raggio dagli Stati Uniti.

In un incontro con Trump, avvenuto a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Zelensky ha richiesto un nuovo sistema d’arma, sostenendo che questo potrebbe costringere il presidente russo Vladimir Putin a sedersi al tavolo dei negoziati. Ha garantito che l’Ucraina non colpirà obiettivi civili, ribadendo che “non siamo terroristi”, ma ha fatto riferimento alla necessità di colpire centri di potere. “Devono sapere dove si trovano i rifugi – ha detto – Ne hanno bisogno. Se non porranno fine alla guerra, ne avranno bisogno in ogni caso”.

Zelensky ha sottolineato che, qualora ci fossero attacchi al settore energetico ucraino, l’Ucraina risponderà. Ha anche menzionato che Trump condivide questa posizione riguardo a fabbriche di droni e siti missilistici. “La nostra popolazione odia i russi perché hanno iniziato la guerra e ci uccidono, ma la nostra gente capisce che non abbiamo bisogno di attaccare i civili”, ha concluso il presidente ucraino, evidenziando la complessità della situazione attuale.

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