Festival Internazionale a Ferrara dal 3 al 5 ottobre: focus su Gaza, Ucraina e Iran

Lorenzo Di Bari

Settembre 25, 2025

Ferrara si prepara ad accogliere la XIX edizione del festival Internazionale, che si svolgerà dal 3 al 5 ottobre 2025. L’evento, organizzato dal settimanale Internazionale in collaborazione con il Comune di Ferrara, vedrà la partecipazione di oltre 190 ospiti provenienti da 25 paesi. Durante questi tre giorni, la città estense diventerà un punto di riferimento per il giornalismo internazionale, con un ricco programma di incontri, dibattiti, proiezioni e workshop che affronteranno temi cruciali della contemporaneità.

Tematiche di rilevanza globale

Il festival si concentrerà su questioni di grande attualità, spaziando dal Medio Oriente alla guerra in Ucraina, dalle sfide ambientali ai movimenti femministi, fino a dare voce alle nuove generazioni e alle loro esperienze. L’attenzione sarà rivolta in particolare alla crisi di Gaza, con un dialogo tra la scrittrice libanese Dominique Eddé e la giornalista israeliana Amira Hass, nota per il suo lavoro a Haaretz e per la sua residenza a Ramallah. La testimonianza dello scrittore palestinese Atef Abu Saif arricchirà il dibattito, presentando il suo libro Diario di un genocidio, che racconta i tre mesi di assedio vissuti a Gaza dopo il 7 ottobre 2023.

Approfondimenti su Israele e Palestina

Un altro importante dibattito riguarderà il conflitto israelo-palestinese, con la partecipazione di Meron Rapoport, giornalista di Tel Aviv, e della storica Anna Foa, autrice del libro Il suicidio di Israele, vincitore del Premio Strega Saggistica. Il festival avrà l’onore di ospitare anche Francesca Albanese, relatrice speciale ONU sui diritti umani nei territori palestinesi occupati, che presenterà il suo nuovo lavoro Quando il mondo dorme, un’opera che narra dieci storie individuali per raccontare il presente e il futuro della Palestina.

Focus sull’Iran e questioni ambientali

In aggiunta, il festival dedicherà uno spazio significativo all’Iran, a seguito dei recenti eventi legati ai bombardamenti israeliani e statunitensi di giugno. Lo scrittore Mohammad Tolouei dialogherà con la giornalista Cecilia Sala per analizzare le conseguenze della guerra dei 12 giorni. La giornalista libanese Caroline Hayek fornirà un’analisi sui cambiamenti geopolitici seguiti al conflitto.

Il festival non tralascerà nemmeno le questioni ambientali, con Sunil Amrith che discuterà il suo libro La Terra in fiamme, un’opera che ha ricevuto ampi consensi per il suo approccio alla storia globale. Anche la guerra in Ucraina sarà un tema centrale, trattato dal filosofo Volodymyr Yermolenko e dalla giornalista Francesca Mannocchi, premiata ai David di Donatello 2025 per il suo documentario Lirica Ucraina. I giornalisti investigativi Andrei Soldatov e Irina Borogan, fondatori di Agentura.ru, forniranno un’analisi approfondita sulla situazione russa.

Un nuovo spazio per le giovani generazioni

Accanto al programma principale, il festival 2025 introduce una novità dedicata ai giovani: Fuoriclasse, un ciclo di incontri rivolto a ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni. I temi trattati includeranno relazioni, ambiente, intelligenza artificiale e giornalismo, creando uno spazio di dialogo e confronto con le nuove generazioni.

Il festival di Ferrara si preannuncia come un’importante occasione di riflessione e approfondimento su temi cruciali della nostra epoca, coinvolgendo voci di spicco e offrendo un panorama ricco e variegato di esperienze e conoscenze.

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