Ambiente, Vacchiano (UniMi): “La gestione forestale deve essere contestualizzata”

Franco Fogli

Settembre 25, 2025

Giorgio Vacchiano, docente di Gestione e Pianificazione Forestale all’Università degli Studi di Milano, ha partecipato oggi, 25 settembre 2025, a Milano, alla presentazione dei risultati preliminari del progetto #RigeneraBoschi, un’iniziativa promossa da Sorgenia. Questo progetto, patrocinato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle foreste e a fornire dati utili per la protezione del patrimonio boschivo italiano.

Obiettivi del progetto #rigeneraboschi

Avviato nel 2024, il progetto #RigeneraBoschi si propone di aumentare la consapevolezza riguardo alla salute delle foreste italiane e alla loro gestione sostenibile. Durante l’evento, Vacchiano ha sottolineato che l’adattamento delle foreste al cambiamento climatico deve essere personalizzato in base alle specifiche condizioni ambientali. “Bisogna adattare l’intensità e il tipo di gestione forestale al posto dove si trova la foresta“, ha affermato il docente, evidenziando l’importanza di un approccio mirato per garantire la salute degli alberi.

Monitoraggio e risultati preliminari

Il progetto ha coinvolto il monitoraggio di cinque siti forestali in Italia, dove sono stati misurati quattro parametri fondamentali: la crescita del diametro degli alberi, le oscillazioni del fusto, il flusso della linfa e la qualità della fotosintesi nelle foglie. Grazie all’uso di tree-talkers, dispositivi innovativi basati su tecnologia Internet of Things (IoT), è stato possibile raccogliere dati in tempo reale sulle condizioni degli alberi e dell’ambiente circostante.

Vacchiano ha spiegato che i risultati mostrano chiaramente come la gestione forestale, se effettuata in modo adeguato, possa migliorare la stabilità meccanica delle piante e accelerare la loro crescita. In quattro dei cinque siti monitorati, le piante che hanno beneficiato di interventi di diradamento sono cresciute tra il 12 e il 40% in più rispetto a quelle lasciate in condizioni di maggiore densità.

Impatto del cambiamento climatico

Il docente ha anche affrontato il tema del cambiamento climatico, evidenziando come gli eventi estremi stiano influenzando le foreste italiane. “L’adattamento ha un limite”, ha avvertito Vacchiano, “dobbiamo capire qual è questo limite per poter rispondere efficacemente, sia attraverso una gestione adeguata che con la riduzione delle emissioni“. Secondo l’esperto, la qualità della fotosintesi non ha mostrato differenze significative tra le piante monitorate, tutte hanno seguito un andamento stagionale atteso, iniziando a sintetizzare in primavera e raggiungendo un picco durante l’estate.

Il progetto #RigeneraBoschi, quindi, si configura come un’importante iniziativa per la salvaguardia delle foreste italiane, fornendo dati e conoscenze utili per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico e promuovendo una gestione forestale più consapevole e sostenibile.

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