Trump e il linguaggio del corpo: ogni gesto studiato per esprimere autorità

Marianna Ritini

Settembre 24, 2025

Maria Beatrice Alonzi, esperta di comunicazione non verbale, ha analizzato il recente discorso di Donald Trump all’Assemblea Generale dell’Onu, tenutosi il 23 settembre 2025. Nel suo intervento, il presidente degli Stati Uniti ha mostrato una padronanza del linguaggio del corpo che ha attirato l’attenzione degli osservatori. Alonzi ha sottolineato come i gesti di Trump siano sempre orientati verso l’uditorio, evidenziando una comunicazione fisica potente e accentuata.

Il linguaggio del corpo di Trump

Nel suo commento, Maria Beatrice Alonzi ha affermato che Donald Trump è molto consapevole dell’importanza del linguaggio non verbale nella comunicazione con il pubblico. Durante il suo discorso all’Onu, ha utilizzato gesti e posture che trasmettono potere e sicurezza. Secondo l’analisi dell’esperta, i movimenti delle mani e del corpo sono sempre diretti verso l’esterno, comunicando un senso di apertura e leadership. “La sua pancia è sempre rivolta in avanti, le spalle sono indietro, una postura che emana autorità”, ha spiegato Alonzi.

L’esperta ha fatto notare come ogni dettaglio della sua presenza fisica sembri essere studiato e intenzionale. Un esempio citato è stato l’incontro con il presidente russo Vladimir Putin, dove la stretta di mano prolungata ha trasmesso un messaggio di accoglienza e controllo. Trump, attraverso la sua impostazione, ha dimostrato di saper interagire con i media e il pubblico in modo strategico, enfatizzando la sua presenza e la sua leadership.

Controllo delle emozioni e gestualità

Un altro aspetto rilevante emerso dall’analisi di Alonzi riguarda la gestione delle emozioni da parte di Trump. Contrariamente a quanto si possa pensare, l’ex presidente non mostra segni di esplosività, ma piuttosto un controllo attento del suo stato emotivo. “Quando osserviamo i suoi gesti, notiamo che sono sempre calibrati e voluti”, ha affermato. La comunicazione di Trump è caratterizzata da una moderazione che si riflette nel suo modo di parlare e gesticolare.

Alonzi ha evidenziato che i gesti più forti, spesso associati alla rabbia o alla determinazione, sono sempre intenzionali. Trump tende a alzare il tono della voce e a utilizzare gesti come il pugno chiuso per affermare la sua leadership. Tuttavia, quando si confronta con figure che considera di pari livello, la sua postura cambia, diventando più chiusa e riservata, con spalle abbassate e testa inclinata.

Implicazioni della comunicazione non verbale

La comunicazione non verbale gioca un ruolo cruciale nella percezione pubblica di un leader. La capacità di Trump di utilizzare il proprio corpo per comunicare efficacemente è un elemento chiave della sua strategia comunicativa. Maria Beatrice Alonzi ha messo in evidenza come il suo approccio alla comunicazione possa influenzare le reazioni del pubblico e dei media. La consapevolezza di Trump riguardo al proprio linguaggio corporeo potrebbe spiegare il suo successo nel mantenere una forte connessione con i suoi sostenitori.

In un contesto come quello dell’Assemblea Generale dell’Onu, dove le dinamiche politiche sono complesse, la capacità di un leader di comunicare attraverso il corpo può rivelarsi fondamentale. La postura, i gesti e le espressioni facciali non sono solo dettagli, ma strumenti strategici che possono rafforzare il messaggio e l’autorità di un leader sulla scena internazionale.

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