La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso chiaramente la posizione italiana riguardo al riconoscimento della Palestina durante una conferenza stampa tenutasi a New York il 24 settembre 2025, in concomitanza con l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Meloni ha annunciato che la maggioranza presenterà una mozione in Aula, sottolineando che il riconoscimento della Palestina sarà condizionato alla liberazione degli ostaggi israeliani e all’esclusione di Hamas da qualsiasi futuro governo palestinese.
In un contesto di tensione globale, Meloni ha cercato di posizionare l’Italia in modo prudente, evitando di seguire l’esempio di nazioni come Francia, Regno Unito e Canada, che hanno già riconosciuto ufficialmente lo Stato palestinese. La presidente del Consiglio ha dichiarato che un riconoscimento in assenza di uno Stato sovrano non porterebbe a risultati concreti per il popolo palestinese. Ha anche evidenziato che la vera pressione politica dovrebbe essere esercitata su Hamas, ritenuta responsabile dell’attuale conflitto.
Durante la conferenza, Meloni ha invitato anche l’opposizione a sostenere questa iniziativa, affermando che un consenso su questo tema dovrebbe essere cercato tra le persone di buon senso, piuttosto che tra gli estremisti. La posizione italiana, simile a quella della Germania, si distingue per la cautela, in un momento in cui le tensioni internazionali sono elevate.
Il discorso di Donald Trump all’Onu
Il 23 settembre 2025, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha catturato l’attenzione della comunità internazionale con un discorso provocatorio all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Affiancato dalla moglie Melania, Trump ha criticato aspramente l’operato delle Nazioni Unite, accusandole di finanziare l’immigrazione irregolare verso l’Occidente e di non averlo supportato adeguatamente nei suoi sforzi per la pace. Ha anche lanciato attacchi all’Europa, esortandola a interrompere l’acquisto di petrolio russo e definendo il cambiamento climatico “la più grande truffa al mondo”.
Meloni ha seguito l’intervento di Trump, dichiarando di condividere molte delle sue osservazioni, in particolare riguardo alle politiche migratorie e all’inefficacia delle istituzioni multilaterali. Tuttavia, ha adottato una posizione più equilibrata riguardo al conflitto in Ucraina, affermando la necessità di un’azione congiunta tra Occidente e Stati Uniti per raggiungere una pace duratura.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha confermato che l’Italia non acquista gas e petrolio dalla Russia, ribadendo l’impegno del governo italiano in questa direzione.
La giornata di Meloni a New York è stata caratterizzata da incontri bilaterali con vari leader mondiali, tra cui il presidente siriano Ahmad Husayn al Shara, il capo di Stato libanese Joseph Aoun, l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani e il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. L’intervento della presidente del Consiglio all’Assemblea generale è previsto per le 20:00 ora locale, un momento cruciale per la diplomazia italiana in un contesto internazionale complesso.