L’eurodeputata Ilaria Salis ha tenuto una conferenza stampa a Bruxelles il 24 settembre 2025, durante la quale ha denunciato una presunta “persecuzione spietata” da parte del governo ungherese, guidato dal primo ministro Viktor Orban. Salis, rappresentante di Avs, ha affermato di aver subito una campagna di diffamazione, definendola “terrorista” e sostenendo che la sua vita sarebbe a rischio se dovesse essere rimandata in Ungheria.
La denuncia di persecuzione
Nel corso della conferenza, Ilaria Salis ha evidenziato come le sue preoccupazioni non siano infondate. Ha sottolineato che, in caso di un ritorno in Ungheria, sarebbe sottoposta a una persecuzione che ha già vissuto nei 15 mesi di detenzione preventiva. Durante questo periodo, ha raccontato di aver subito condizioni di vita disumane, con accuse mai verificate e pretestuose. Salis ha affermato che il governo ungherese continua a perseguitarla per motivi ideologici e ha criticato la mancanza di un presupposto democratico nel suo paese, evidenziando che “ogni procedura perde significato e validità”.
La situazione del diritto in Ungheria
L’eurodeputata ha messo in luce la grave compromissione dello stato di diritto in Ungheria, sostenendo che la magistratura non è più indipendente. Ha citato il voto della commissione Juri del Parlamento, che ha recentemente deciso di non revocare la sua immunità, come una dimostrazione della situazione attuale. Salis ha affermato che il Parlamento Europeo ha già riconosciuto le problematiche legate alla giustizia in Ungheria, avvertendo che la sua vita sarebbe in pericolo in un contesto in cui le istituzioni non garantiscono più i diritti fondamentali.
Le accuse verso il governo ungherese
Salis ha specificato che il governo di Orban non ha mai smesso di attaccarla, utilizzando insulti e diffamazioni, soprattutto da parte dei deputati del partito Fidesz. Ha evidenziato come la richiesta di revoca della sua immunità sia arrivata il giorno dopo un suo intervento in plenaria, dove ha affrontato direttamente Orban. L’eurodeputata ha denunciato la violazione del principio della presunzione di innocenza, affermando che il governo ungherese ha manifestato una chiara volontà di screditarla, minacciando di incarcerarla senza la necessità di un verdetto.
Il contesto politico in Ungheria
Salis ha descritto l’attuale regime di Orban come una “democrazia illiberale”, sottolineando come il suo odio nei suoi confronti sia aumentato da quando è stata eletta al Parlamento Europeo. Ha concluso la conferenza stampa ribadendo la necessità di una maggiore attenzione internazionale sulla situazione dei diritti umani in Ungheria e sulla sua personale vicenda, che rappresenta un esempio di come le autorità possano abusare del potere per silenziare le voci dissidenti.